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Incidente Caronte, aperta inchiesta

Incidente Caronte, aperta inchiesta

L'incidente di ieri pomeriggio a Villa San Giovanni somiglia parecchio a quello di otto mesi fa, a sponde invertite.
Anche in quel caso una nave della Caronte e Tourist finì contro il molo distruggendo una parte della struttura d'ormeggio.
Quella era la Telepass, ed anche in quel caso non si registrarono gravi ripercussioni sui passeggeri a bordo o a terra.
Ieri, invece è stata, la Acciarello, poco prima delle 16 ad andare a sbattere contro le banchine del porto di Villa S. Giovanni. Gli effetti sono stati più o meno simili, con l'unica differenza dei danni riportati dalle auto più vicine al molo.
In entrambi i casi la società armatrice ha prontamente spiegato che l'impatto è stato dovuto ad un black out elettrico.
“Ma si tratta di due situazioni completamente diverse- spiega oggi l'ingegnere Luigi Genghi, direttore tecnico della compagnia – si tratta di due navi progettate e costruite con metodi diversi e quindi non possono essere assimilate le due circostanze. Il problema che è sorto a marzo lo abbiamo individuato e risolto e non accadrà più. Ora dovremo capire con attenzione cosa è accaduto a ieri a Villa”.
Il black out elettrico ha reso ingovernabile il traghetto che stava per far sbarcare i mezzi provenienti da Messina. Il sistema di alimentazione elettrica sostitutivo è intervenuto dopo 10 secondi, un tempo congruo in valore assoluto ma non in quella circostanza. “Sono eventi che accadono i black out – prosegue Genghi- ma non dovrebbero accadere, specie quando si è a pochi metri dalla banchina perchè non ci sono i margini per manovrare. Se fosse successo in mare aperto, ovviamente non avrebbe avuto alcuna conseguenza. Anche in questo caso – ha concluso- troveremo la causa del panne black out che non dovrà più succedere”.

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