Marisa Maisano è categorica. La dirigente dell’Istituto comprensivo “Telesio” non ci sta a veder trasformata la conferenza tenuta da un sacerdote – prevista dal Patto di corresponsabilità Scuola-genitori sottoscritto a inizio anno – per quella che è stata definita una pratica di esorcismo.
«È falso, assolutamente falso» tiene a precisare dopo che sul web è deflagrato il caso di un piccolo allievo dell’istituto, già seguito dai servizi sociali, bloccato dalla maestra subito dopo aver incrociato due matite su un foglio di carta simulando quel che è un gioco, “Charlie Challenge” (partito dal Messico e che oggi spopola sul web), considerato satanico. «La mia è una scuola da sempre aperta alle esperienze esterne – ha spiegato –. Ma quale esorcismo? È stato solo un incontro con un sacerdote esperto delle problematiche connesse alla dipendenza dal web».
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