«Non ci si abitua mai alle intimidazioni, ma quello che fa più male è l’indifferenza delle istituzioni». Un amaro risveglio quello di Domenico Luppino, l’ennesimo negli ultimi 20 anni. Il testimone di giustizia, che è sotto scorta da tre anni, due sere fa ha dovuto sopportare l’ennesima intimidazione nei suoi confronti: quattordici piante di ulivo secolare sono state incendiate in una sua proprietà a San Procopio, piccolo centro attaccato a Sinopoli, il suo paese, in cui è stato anche sindaco. Solo per caso, altre 14 piante non sono state incenerite dal fuoco.
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