Reggio Calabria
Chi ha deciso la spedizione di morte non avrà perdonato l’amore clandestino che una coppia di amanti di Reggio, entrambi sposati, stava vivendo. E i killer - almeno due - che venerdì sera, poco dopo le 22, sono entrati in azione sul Torrente Gallico, periferia nord reggina, hanno sparato a colpo sicuro per uccidere entrambi. Una sparatoria che ha tolto la vita solo alla donna, Fortunata Fortugno, 48 anni, sarta; e ha risparmiato l’uomo, il 53enne Demetrio Logiudice, personaggio noto alle cronache per il coinvolgimento nell’inchiesta antimafia e nel conseguente processo che nonostante sia stato incardinato da un decennio è ancora pendente in Appello dopo un’alternanza di decisioni e un annullamento con rinvio dei Giudici Supremi.
La ’ndrangheta, non avrebbe ruolo in questa drammatica, quanto feroce, serata di sangue; anche se lo stesso Demetrio Logiudice, meglio noto con il nomignolo “u boi”, è ritenuto dagli inquirenti un personaggio di spicco di una costola di ’ndrangheta del potentato “Tegano” per cui sarebbe stato il referente nei quartieri cittadini di Eremo e Sangiovannello.
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