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Locri sei la regina, gli amaranto volano in D

Locri sei la regina, gli amaranto volano in D

Locri1

Castrovillari1

Marcatori: 34’ Canale, 40’ Puntoriere. Locri: Galluzzo 6.5, Baccillieri 7, Coluccio 6.5, Varricchio 6.5, Ruggiero 6.5, Siano 7, Libri 6.5 (28’ st Iervasi 6.5), Lanza 6.5, Guttà 6.5 (20’ st S. Lombardo 6.5), Carbone 7, Puntoriere 7 (40’ st Costabile sv). All.: Scorrano 7. Casatrovillari: Di Cara 6.5, Corsaro 6.5 (38’ st Auriemma sv), Acropovic 7, Benincasa 6.5, De Lucia 6.5, Miceli 7, Curcio 6.5 (38’ st Della Guardia sv), Di Domenico 6.5, Catania 6.5, De Simone 7.5, Canale 7 (37’ st Monteiro sv). All.: Ferraro 7. Arbitro: Lenti di Paola.

Amantea. Era il 24 aprile 1988 quando Peppe Alia realizzò il vantaggio contro la Ravagnese ed il Locri di Sandro Stivala vinse l’allora Promozione calabrese e balzò in Interregionale: sono passati poco meno di trent’anni e gli amaranto rivincono il torneo, ora di Eccellenza, ed è di nuovo Serie D. Pronostico rispettato e la Presidente Antonella Modafferi mantiene la promessa: dopo un torneo straordinario, con quattro giornate di anticipo, sono 13 i punti di vantaggio e gli uomini di Umberto Scorrano hanno blindato il primo posto. Al “Medaglia” di Amantea porte chiuse al pubblico, ma un manipolo di ultras locresi ha voluto ugualmente stare vicino alla squadra e, disciplinatamente fuori dallo stadio, ha incitato gli amaranto dall’inizio alla fine, anche con presenze della tifoseria ospite.

La gara, con il pareggio sostanzialmente utile ad entrambe le squadre (Locri per la matematica e Castrovillari per mantenere le aspirazioni al secondo posto), non ha offerto, a parte le due realizzazioni, particolari bagliori, con le due compagini che hanno tenuto il bandolo del gioco nella zona di centrocampo e, comunque, con qualche spunto che ha dimostrato la forza di entrambe. Al 34’ ospiti in vantaggio: un falso rimbalzo inganna Galluzzo mentre rinvia di piede e Canale rimane solo con la porta vuota: destro facile e gol. Rimette in parità la partita il Locri al 40’: Siano pesca Carbone in verticale e la palla finisce poi a Puntoriere, che anticipa di giustezza col sinistro Miceli e Di Cara e pareggia. La ripresa è il preludio per la festa del Locri che va in serie D.

Le interviste

Esplode la gioia, con i tifosi che fanno ingresso in campo e festeggiano con dirigenza, staff e calciatori. Umberto Scorrano, 30 anni fa, era in campo ed ora, diversamente protagonista dello stesso trionfo, rivince in panchina: «È un’emozione troppo grande e non trovo le giuste parole. Questa comunità sportiva mi ha sempre voluto bene, ed io ho sempre dato tutto me stesso; avere avuto la possibilità di guidare la squadra in un momento tanto importante è per me un onore. Penso che la vittoria del campionato sia assolutamente meritata e devo ringraziare tutti quelli che hanno ruotato intorno alla squadra in modo impeccabile. Ragazzi eccezionali, per cui li ringrazio di cuore».

Antonella Modafferi ha programmato, con i dirigenti, un campionato di vertice: «Abbiamo impostato la stagione per dire la nostra e, scelto Varrà per la direzione sportiva, con Scorrano in panchina, speravamo di arrivare più in alto possibile. Le scelte tecniche sono state perfette ed i risultati sono arrivati. Peccato trionfare in campo neutro ma può capitare: è il momento della gioia. Contiamo su una tifoseria unica».

Si scioglie anche un emozionato Natino Varrà, indiscusso artefice della costruzione della squadra: «Dedico questa vittoria alla mia famiglia; ho appena iniziato una nuova carriera nel mondo del calcio, certamente più impegnativa, e l’approccio in una piazza tanto importante, anche con ambizioni di vertice, non era facile. Grazie a una grande società e a dei ragazzi perfetti». Anche lo staff è raggiante. Mimmo Quattrone e Piero Martelli non nascondono, da locresi, una soddisfazione particolare: «Stiamo lavorando con grande impegno da anni e questo risultato della nostra Città ci inorgoglisce. Il lavoro di gruppo è fondamentale e qui il gruppo era forte e coeso»

La fascia di capitano è andata e venuta, nel corso del campionato, dal braccio di Gigi Iervasi a quello di Gianni Libri: capitani e locresi. Hanno raccolto tante soddisfazioni, con due promozioni. Gigi Iervasi: «Non immaginavo, quattro anni fa, di ottenere tanto; il Locri ripartiva praticamente da zero e non era facile; è stata un’avventura straordinaria nella città dove sono nato e vivo». Gianni Libri: «Vincere con il Locri è il massimo. Penso di aver fatto bene e di essere soprattutto maturato tatticamente».

Francesco Ferraro era in panchina con il Locri nella scorsa stagione ed ora è sulla panchina rossonera: «Auguri sinceri al Locri, che ha ampiamente meritato il primo posto, costruendo un organico praticamente imbattibile. È una piazza importante ed appassionata, che sta molto vicina alla squadra; strana questa giornata tanto significativa a porte chiuse, ma il calcio riserva sempre sorprese. Noi proseguiamo la nostra strada per il secondo posto e, comunque, ci apprestiamo ad essere protagonisti nei playoff».

Al ritorno a Locri gran festa in piazza. Abbiamo sentito Sandro Stivala, il mister della promozione ’88: «Grande impresa e, soprattutto, meritata. Ho visto molte partite interne e la squadra dimostrava il suo valore. Sono a Locri da oltre mezzo secolo e non posso che essere felice; complimenti alla società». Anche Peppe Alia, allora in gol, è raggiante: «Grande emozione. E senz’altro il Locri si farà valere anche nella serie superiore». Il sindaco Giovanni Calabrese, ex ultras amaranto, sempre vicino alla squadra: «Grande risultato di una Città importante anche nel calcio. Vittoria meritatissima e complimenti alla società per il lavoro svolto».

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