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Salvatore Pelle "non è pericoloso"

Salvatore Pelle "non è pericoloso"

La Corte d’appello di Reggio Calabria, sezione misure di prevenzione, ha revocato la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno applicata nei confronti di Salvatore Pelle per la durata complessiva di 5 anni «per la parte ancora da eseguire successivamente alla scarcerazione».

I giudici reggini hanno accolto l’istanza di revoca del decreto già emesso dal tribunale presentata e discussa dagli avvocati Roberta Milasi e Antonio Femia, difensori del 61enne di San Luca, figlio del defunto Antonio Pelle detto “Gambazza”.

«Nel caso in esame – scrivono i magistrati dell’appello – non può che rilevarsi che non emergono elementi idonei a conferire attualità al pregresso giudizio di pericolosità formulato nei confronti di Salvatore Pelle». Le condotte «seppur connotate da gravità», risalgono a circa 24 anni addietro e seppure il Pelle «si è dato alla latitanza dal ‘92 sino al 2007’ (...) tale aspetto, indubbiamente di pericolosità, si ferma a un’epoca precedente all’espiazione della pena».

Peraltro «sono stati espressi giudizi positivi da parte degli operatori carcerari circa la partecipazione del detenuto ad attività culturali all’interno dell’istituto e alla buona condotta tenuta». E ancora, «per il periodo successivo alla scarcerazione e per quello conseguente di esecuzione della misura, non risulta fornito alcun significativo dato di una frequentazione o di un coinvolgimento pure sporadico nelle vicende criminali che riguardano i parenti».

Infine, altro dato evidenziato nel provvedimento della corte reggina, è quanto sostenuto dai difensori che hanno allegato documentazione dalla quale si evince che il 61enne «è attualmente dedito all’attività lavorativa agricola».

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