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Reggina, tre punti per stappare lo champagne

La Reggina non supera l'esame di maturità

REGGIO CALABRIA

La Reggina festeggia la permanenza in C con due giornate di anticipo. Batte l’Akragas col più classico dei punteggi e nel contempo le dà una mano la Paganese che viene sconfitta in casa dalla Sicula Leonzio, prossimo avversario.

È andata dunque. Fra tanti stenti e parecchi affanni la squadra di Maurizi ha centrato l’obiettivo della salvezza. Un traguardo non impossibile, ma certamente difficile, per una squadra che è nata con determinate caratteristiche ma che, cammin facendo, è stata rivoluzionata. Gli inserimenti di La Camera, Giuffrida e il rientro di Mezavilla hanno in un certo senso apportato maggiore personalità e certezze. Un vero peccato che da un paio di gare sia venuto meno Bianchimano.

Per il momento si registra la salvezza anticipata della squadra. Il che è anche un premio agli sforzi societari tutt’altro che trascurabili. Serva da monito questo campionato. In serenità e con saggezza lo si può affrontare senza patemi.

Cronaca. Un quarto d’ora di noia. Molle la Reggina, più vivaci gli ospiti che cercano in qualche modo di proiettarsi in avanti. I siciliani giocano col 4-3-3 e non con il tradizionale 3-5-2. Solito modulo per la Reggina che Maurizi conferma in blocco. Come osservato la Reggina non appare convinta. Attacca a sprazzi e senza pungere. Ma è la manovra che è lenta e involuta. E questo agevola un avversario che è senza problemi e che è nettamente più agile e veloce.

La Reggina è costretta a giochicchiare tant’è che il primo tiro nella porta avversaria lo si vede al 23’ con Giuffrida che dalla distanza ci prova. Gli amaranto collezionano soltanto angoli. Nessuna vera emozione, niente che possa suscitare interesse. Ma al 34’ Ferrani coglie la traversa e al 36’ scambio tra La Camera e Pasqualoni con tiro di quest’ultimo deviato in angolo da Lo Monaco. Al 40’ la Reggina va in vantaggio: Sparacello per Sciamanna che entra in area e col portiere in uscita colpisce di sinistro e realizza. Poco o nulla sino al termine di una prima fase che, lo ribadiamo, è apparsa molle e che si è vivacizzata soltanto nei minuti finali con il gol di Sciamanna.

Toni meno accesi in avvio di ripresa. Il gioco ristagna spesso a centrocampo e la Reggina si limita a controllare l’avversario che qualche tentativo lo fa anche se senza successo. Al 28’ Sciamanna arriva in ritardo su un cross basso di Sparacello. Sarebbe stato il raddoppio. Che, però, arriva al 34’ al termine di una bella combinazione tra Tulissi e Provenzano che chiude con un diagonale imparabile alla sinistra di Lo Monaco. Bella l’azione, altrettanto bella la conclusione che strappa gli applausi.

Le squadre si allungano e il gioco diventa piacevole. Capovolgimenti di fronte e azioni più incisive. I cambi e le sostituzioni imprimono alla gara un ritmo più intenso. Ma sul doppio vantaggio la gara e con la stessa anche gli interessi degli amaranto vanno via, si allontanano. Tanti applausi alla fine dei tre minuti di recupero. Ai tifosi in fondo interessano salvezza e impegno. E gli amaranto li hanno accontentati. Adesso le due gare che restano: domenica a Lentini e l’altra ancora, quelle conclusiva, al “Granillo” contro la Juve Stabia. Ma ormai tutto è alle spalle. Si pensa soltanto al futuro. A cosa accadrà da qui a qualche settimana.

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