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L'Anas fa tappa al roadshow

L'Anas a tappa roadshow

“L’Anas è fortemente impegnata in Calabria con un piano da 4,6 miliardi di investimenti. Una parte rilevante di queste risorse, pari a 2,2 miliardi, è destinata alla 106 ‘Jonica’ ‘La Via della Magna Grecia’ con 1,3 miliardi per la realizzazione di 38 km di nuova viabilità e 690 milioni per il piano di riqualificazione di altri tratti calabresi. Inoltre, sono in corso ulteriori interventi per 260 milioni”.
L’amministratore delegato dell’Anas Gianni Vittorio Armani ha scelto il palco del teatro Cilea di Reggio Calabria, sesta e penultima tappa del roadshow “Congiunzioni”, per illustrare i progetti più imminenti e in agenda che riguardano la Calabria. “Oltre all’impegno finanziario, Anas da tempo cerca di andare oltre il concetto tradizionale di infrastruttura come opera materiale fatta di acciaio, cemento e asfalto - ha proseguito - La strada non deve essere solo un luogo di passaggio, ma un’opera tramite la quale accedere, apprezzare e promuovere i territori d’Italia. Il nostro impegno di portare la cultura attraverso le infrastrutture stradali prosegue oggi attraverso significative azioni di promozione e valorizzazione del territorio”.
Per far conoscere alcune delle enormi ricchezze che la 106 può offrire, sono state individuate sette ‘Vie’ che lambiscono la Jonica e si snodano attraverso terre piene di storia, memoria e bellezza.
Sette percorsi che - sul modello di quanto già sperimentato con successo lungo l’Autostrada A2 del Mediterraneo, saranno richiamati dalla cartellonistica autostradale, invitando gli automobilisti a concedersi magari una deviazione dal proprio tragitto per scoprire la storia, l’arte, le spiagge e i sapori del territorio.
Processo di ridenominazione dell’arteria e valorizzazione dei territori attraversati sarà sviluppato dall’Anas a partire dal 2019.
Nel suo intervento il direttore editoriale e amministratore delegato della Gazzetta del Sud Lino Morgante ha invece posto l’accento “sulla richiesta che Calabria e Sicilia fanno allo Stato - ha detto tra l’altro -: non assistenzialismo ma infrastrutture. Strade, porti, aeroporti, reti ferroviarie grazie alle quali dare corpo a un progetto di crescita e di sviluppo complessivo del Mezzogiorno. Questo progetto dell’Anas traccia una strada nuova lungo la quale incamminarsi”.

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