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Bomba d’acqua mette in ginocchio il Reggino

Bomba d’acqua mette in ginocchio il Reggino

Reggio Calabria

Una notte di pioggia intensa e il territorio reggino si sveglia in ginocchio. Circa 80 mm di pioggia sono caduti in poco più di due ore. Una bomba d’acqua che ha provocato frane, smottamenti, ha abbattuto muri, alberi e pali dell’energia elettrica. Articolata la conta dei danni del nubifragio che con più violenza ha colpito la zona nord della città e alcune aree tirreniche del territorio metropolitano.

La Prefettura ha convocato una riunione per monitorare la situazione e fronteggiare le criticità. La mappa dell’emergenza corre dal crollo sulla strada di un tratto del muro di sostegno che ha ostruito l’accesso ad un’abitazione a Villa San Giuseppe; alla caduta di un albero a Catona che ha abbattuto tre pali della luce; dal cedimento della sede stradale a Sant’Anna inizialmente interdetta totalmente al traffico e, successivamente, riaperta solo in parte. Ancora nel tardo pomeriggio di ieri un quartiere, San Domenico di Rosalì con oltre 10 famiglie era ancora isolato. Smottamenti a Catona, Pettogallico, Rosalì, Villa San Giuseppe e Salice, con la strada che conduce ad Arghillà tasformata in un fiume in piena e quindi impraticabile. In centro le scalinate di via Fiume per via della violenza della pioggia si sono quasi sbriciolate. Sottopassi allagati a San Leo e alle Omeca. Febbrile il lavoro dei Vigili del fuoco, della Protezione civile e del settore Lavori pubblici del Comune.

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