Nessuna intimidazione nei confronti dell’ex Procuratore generale della Corte d’appello di Reggio Calabria, Salvatore Di Landro. A sostenerlo è la Polizia in merito al ritrovamento di un ordigno bellico sulla spiaggia di Bocale, vicino all’abitazione del magistrato. Si tratta di un proiettile di artiglieria di fabbricazione tedesca risalente alla seconda guerra mondiale e «ragionevolmente trasportato dalla corrente marina. Esso - informa la Polizia - risulta peraltro totalmente inoffensivo poichè privo di spoletta e fortemente corroso dalla lunga permanenza in acqua marina».
Dopo aver fatto sapere che il residuato è stato posto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria per gli accertamenti di rito, la Polizia tiene a sottolineare che "le circostanze descritte inducono a escludere azioni di intimidazione al dr. Di Landro». Otto anni fa una bomba devastò l’appartamento di Di Landro.
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