Quel che si temeva è accaduto. Anzi, il peggio deve ancora arrivare. La transitabilità viaria dal chilometro 122,000, e per 200 metri soltanto, da fine ottobre 2015 possibile soltanto a senso alternato, dal 31 agosto è stata interdetta agli automezzi con una portata superiore alle 7,5 tonnellate. Il percorso alternativo suggerito dall’Anas, per chi si muove in direzione nord, è quello della strada Statale 106Var/, per raggiungere l’autostrada A2, a Rosarno, e poi fruire della strada 282 da Lamezia terme a Catanzaro. Le stesse arterie sono da affrontare per chi deve muoversi in senso inverso. Ovvero, ad esempio, un autocarro di mattoni che da Marina di Caulonia, deve raggiungere Monasterace, a soli 14 chilometri, ne dovrà percorrere circa 170 in più, per il solo viaggio di andata.
Un traffico vietato, dunque, anche alla stragrande maggioranza degli autobus che quotidianamente viaggiano per e dal nord Italia, per a un disservizio ferroviario totalmente lacunoso.
Qualche azienda di trasporto pubblico, per ora, adattandosi alle necessità ha iniziato a fare servizio navetta con autobus di portata inferiore trasferendo i passeggeri da Marina di Caulonia a Marina di Riace e viceversa.
Da ieri, poi, la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha emanato un’ordinanza che proibisce la circolazione, al chilometro 9 della Strada provinciale 88 – ovvero l’attraversamento del ponte località “San Gianni” - ai veicoli con peso superiore alle 3,5 tonnellate. E medesima ordinanza ha emanato il sindaco Caterina Belcastro per la strada comunale che collega le Strade provinciali 88 e 89.
Criticità che colpiscono totalmente i cauloniesi ma che non rispsrmiano l’intera Locride, e non solo.
Il peggio deve ancora arrivare, dicevamo, perché, stante la situazione, sembra scontato che con le prime piogge autunnali le pile che sorreggono la corsia ancora parzialmente transitabile difficilmente resisteranno all’urto della portata della fiumara,
Per il viadotto da ricostruire, incredibile, ancora non sono stati avviati i lavori di ripristino.