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Laureana, Processo “Lex”: il secondo atto per Ferrentino-Chindamo e Lamari

La Corte d’Appello si pronuncia sulle cosche: 8 pene rideterminate

Tribunale di Reggio Calabria

Secondo atto per il processo “Lex”: arriva il verdetto della Corte d’Appello per gli imputati giudicati in primo grado con rito abbreviato. Reggono sostanzialmente le accuse alle cosche di Laureana di Borrello, ma sei condanne vengono rideterminate, per quattro imputati arrivano assoluzioni parziali o complete e per altri 3 vengono respinti i ricorsi della Procura.
Il dispositivo è stato pronunciato dalla presidente del collegio Lucia Monaco a conclusione della camera di consiglio, nel corso della quale sono state valutate le singole posizioni rispetto ai ricorsi sia delle difese che della Dda di Reggio (per i soli Tiziana Pettè, Vincenzo Piromalli e Antonello Lamanna). Secondo la Dda, sarebbe stato Marco Ferrentino a capeggiare l'omonima cosca, avvalendosi anche del supporto di professionisti. Rideterminate le condanne per Marco, Francesco e Alessio (cl. '78) Ferrentino, Antonino Digiglio, Giuseppe Dimasi, Francesco Lamanna, Albino Marafioti e Giovanni Sibio, assolti Alberto Chindamo e Gianfranco Bruzzese e confermata l’assoluzione anche di Tiziana Pettè, Antonello Lamanna e Vincenzo Piromalli (per questi ultimi tre è stato respinto l'appello della Dda), la Corte d’Appello ha anche disposto l’immediata scarcerazione – se non detenuti per altra causa – di Alberto Chindamo, Francesco Lamanna e Albino Marafioti.

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