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La cooperativa che gestisce i terreni di Maria Chindamo: “La 'ndrangheta dimostra di essere anche stupida”

«Tutta la comunità di Goel-Gruppo Cooperativo si stringe attorno ai figli di Maria Chindamo, a Vincenzino, a Federica e a Letizia, nonché attorno al fratello Vincenzo (nostro socio) e alla sua famiglia. La tanto agognata verità sta finalmente prendendo forma, ma ha il sapore amaro e doloroso della disumanità e della stupidità di un’organizzazione mafiosa che non può più essere tollerata nella nostra terra».
È l’incipit di una nota del Gruppo Cooperativo Goel, che gestisce beni confiscati nella Piana e in Calabria, dopo l’operazione “Maestrale-Carthago” contro le cosche del Vibonese che ha permesso di fare luce sull’assassinio dell’imprenditrice laureanese, uccisa e data in pasto ai maiali dal clan Mancuso per “punirla” della separazione con il marito e per cercare di appropriarsi della sua azienda agricola di Limbadi.
«La cosa incredibile è che gli ’ndranghetisti parlano ancora di “onore”, usano espressioni come “uomini d’onore”. Dov’è l’onore in tutto questo? Nel rapire e trucidare una donna, un’imprenditrice e una mamma come Maria? Che onore c’è in tutto quello che le è stato inflitto e che ci ripugna anche solo menzionare? – scrive Goel – Siamo di fronte a persone che agiscono nell’ombra, aggrediscono chi è indifeso, estorcono terreni, impediscono alla gente di guadagnarsi il pane quotidiano, tolgono la serenità alle famiglie, rubano, prosciugano, devastano, inquinano, condannano la nostra terra al nulla che loro già rappresentano. E questo lo chiamano “onore”? E pretenderebbero anche di essere “rispettati”?».

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