Reggina, l’imperativo è battere il Portici. Trocini: "Fame di riscatto dopo la battuta d’arresto"
La scoperta di chi ha giocato meno, una condizione lontana dall’essere quella migliore e un avversario che prova a beneficiare dell’effetto del cambio di allenatore. I presupposti della sfida tra Portici e nuova Reggina sono quelli che fotografano meglio di ogni altra cosa quanto sarà difficile per la squadra di Trocini fare punti. Molto più di quanto non dicano la differenza tra storia e blasone calcistico delle due realtà. Si va in campo alle ore 15. Per gli amaranto sarà la seconda di nove partite in un mese. I punti persi contro Siracusa e San Luca imporrebbero la vittoria come unico risultato possibile. Una necessità che non tiene conto delle difficoltà di una squadra che è ancora in costruzione. Il Portici, invece, ha appena cambiato allenatore. Sulla panchina dei campani, dopo l’esonero di Teore Grimaldi, si siederà il nuovo tecnico Andrea Ciaramella. Punterà a rilanciare una squadra che ha perso quattro delle cinque partite giocate fin qui. La scelta comunicativa di Bruno Trocini è quella di chi non vuole togliersi le responsabilità di dosso. Pur conscio delle insidie delle insidie della trasferta ha chiaramente indicato l’unico obiettivo possibile come orizzonte: «Col cambio di allenatore - ha dichiarato il tecnico alla vigilia del match - una squadra trova sempre nuove motivazioni, ma a noi queste cose non devono interessare, abbiamo una forza tale da poter andare a conquistare i tre punti». Nessuna scusa dunque, ma grande consapevolezza di dover necessariamente trovare al più presto un ruolo da protagonisti. Magari con un po’ di fortuna, in una fase in cui la squadra è lontana dal top. «Siamo convinti - ha ricordato Trocini - che domenica con il Siracusa non meritavamo di perdere, siamo rammaricati e abbiamo voglia di riscatto». Quella amaranto sarà una squadra che avrà diversi cambiamenti rispetto all’undici iniziale delle prime due partite. I primi cambiamenti riguarderanno l’attacco, dove c’è da fare i conti con l’assenza di Rosseti. «Dispiace - ha detto l’allenatore - per il suo infortunio, speriamo di riaverlo prima possibile». La soluzione più logica per sostituirlo è l’impiego del classe 2005 Coppola, già titolare a Locri con il San Luca. Sugli esterni del tridente potrebbero agire il classe 2004 Zucco e Marras. Quest’ultimo sarebbe all’esordio assoluto, considerato che ha saltato la sfida con il Siracusa per questioni di regolamento (per essere impiegato dovevano passare trenta giorni dopo la sua ultima gara da professionista). Trocini si troverebbe ad avere due dei quattro under da schierare obbligatoriamente già sulla prima linea. A centrocampo Salandria dovrebbe continuare a guidare la linea mediana. Una delle due maglie da mezzala sarà di Ricci con uno tra Mungo e Barillà verso un turno di riposo almeno dall’inizio. A giro, tra l’altro, dovrebbe toccare a tutti i centrocampisti dovendo giocando ogni tre giorni. Probabile conferma per Martiner (2005) e Cham (2005) nella posizione di terzino destro e sinistro. Attenzione, però, ad una possibile sorpresa considerato che, nell’incastro degli under, ci sarebbe spazio anche per il Dervishi (2003) sulle corsie esterne difensive. A guidare la difesa è ipotizzabile ancora la presenza di Ingegneri, con al fianco qualcuno che fino ad ora ha giocato poco. Potrebbe, ad esempio, toccare ad Aquino, considerato che Girasole sta recuperando la migliore condizione dopo un problema fisico. Dirigerà la gara il signor Alessandro Pizzi di Bergamo. Gli assistenti saranno Usman Ghani Arshad sempre di Bergamo e Marco Tonti di Brescia.