Prima prova di forza stagionale per la nuova Reggina guida data Bruno Trocini che batte il Licata tra le mura amiche. La squadra bissa il successo a Portici e lo fa con grande autorevolezza dopo le prime opache prove stagionali. Evidente il passo in avanti sul piano della prestazione, con una squadra apparsa in grande crescita.
Spinta ancora da un Granillo caldissimo, la formazione amaranto si è imposta su un avversario che aveva attraversato lo Stretto da imbattuta. Determinante è stato capitalizzare subito il buon inizio con l’episodio che ha incanalato subito la partita su binari congeniali ai padroni di casa.
Il gol che ha sbloccato il match ha avuto la firma di Nino Barillà, ancora una volta efficace dal dischetto. Il capitano si è conquistato il rigore e poi è andato sotto la curva ad esultare con tanto di bacio alla maglia.
Il calciatore reggino ha giocato da autentico trascinatore di una squadra che, pur non ancora evidentemente al top della forma, è riuscita a congelare la partita e a tenerla sempre in controllo.
L’avversario non era dei più agevoli. Gli uomini di Romano hanno giocato la loro gara, hanno fatto vedere trame interessanti e qualche automatismo da ottima squadra. Tra i migliori sicuramente il regista Murgia, benché sia apparso evidente il fatto che ci fossero due formazioni, almeno per valori di partenza, di diverso livello in campo.
Nella ripresa è stato sempre Barillà ad offrire il pallone del raddoppio a Marras. Bravo l’ex Parma a trovare un varco sulla parte sinistra dell’area di rigore avversaria e a pescare il compagno, subito pronto a riscattare il rigore che aveva fallito a Portici.
Trovato il raddoppio, gli amaranto hanno pensato soprattutto a conservare il risultato. Lo hanno fatto non senza preoccupazioni, perché il Licata ha trovato qualche giocata importante. Dove non è bastata la tenuta difensiva, è servito il solito Martinez a regalare parate ed interventi che hanno evitato che la partita si riaprisse. Un rischio che non andava corso, considerato che la Reggina deve ancora fare i conti con una condizione fisica precaria e poteva essere difficile reggere con tanti minuti sulle gambe.
Sulle ali dell’entusiasmo, invece, gli uomini di Trocini hanno avuto diverse occasioni per andare a rendere il risultato più rotondo, ma è mancata un pizzico di concretezza. Dopo le prime tre uscite in cui la Reggina aveva offerto prove non convincenti, per la prima volta si è avuta la sensazione di essere davanti ad un progetto promettente. Occorreranno conferme prima di poter ritenere che sia stata definitivamente imboccata la strada per un campionato di vertice.
REGGINA: Martinez 6,5; Parodi 6 (1’st Kremenovic 6 ), Ingegneri 6, Zanchi 6,5; Dervishi 6, Barillà 7, (41’ st Provazza s.v.), Mungo 6, Cham 6; Marras 6,5 (18’ st Salandria 6) , Coppola 6 (15’ st Altamura 6), Zucco 6,5 (26’ st Ponzo s.v.). a disposizione: Fecit, Bianco,, Bontempi, Martiner,. Allenatore: Trocini 6,5
LICATA: Valenti 6 ; Calaiò 5,5, Cappello 5,5, Orlando 5,5 (26’ st Haberkom s.v.) ; Murgia 6 (38’ st Francia s.v.), Pedalino 5,5 (18’ st Currò 5,5 ), Rotulo 6,6 (36’ st Vari) , Giannone 5,5 , Lanza 5,5 ; Saito 5,5 (18’ st Biondi), Minacori 6. a disposizione: Perkons, , Garau, Cipriano, Giuliana. Allenatore: Romano 6
Arbitro: Palmieri 6
Assistenti: Rizzi-Claps
Marcatori: 11’ Barillà, 4’ st Marras
Ammoniti: Lanza, Ponzo, Currò, Zanchi
Recupero: 1’, 5’
Espulsi:
Angoli: 3-9
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