Vigilia di una trasferta insidiosa per la Reggina. A Ragusa gli amaranto di Bruno Trocini si giocano tanto, in un campionato dove il margine di errore è diventato assai ridotto se si vuole puntare alle prime posizioni. La partita è di quelle che la squadra ha già dimostrato di soffrire molto, con avversari che corrono tanto e mettono sempre qualcosa in più quando si trovano ad affrontare una squadra blasonata. Ora, però, è il tempo di dimostrare una maturità importante.
I siciliani non avranno sulle gambe una partita giocata mercoledì. Una difficoltà aggiuntiva da considerare nelle premesse del confronto, ma il discorso da fare è più ampio. Dopo il match dell’1 novembre con il Trapani, gli uomini di Trocini avranno giocato oltre un quarto del campionato in meno di un mese e mezzo (dieci partite, con esordio avvenuto il 24 settembre con il San Luca).
Una concentrazione di impegni che ha indubbiamente rappresentato un problema per gli amaranto, che avrebbero avuto bisogno di allenarsi di più insieme per conoscersi. La Reggina arriva al match con il Ragusa non al meglio, con assenze pesanti e con l’assoluta esigenza di vincere. Ottenere tre punti in Sicilia significherebbe avere la possibilità di ospitare al “Granillo” la capolista Trapani con al massimo sette lunghezze di svantaggio. Alla classifica va infatti aggiunto il bottino derivante dalla vittoria a tavolino con il Città di Sant’Agata, che dovrebbe arrivare a giorni.
Considerate le premesse e le note criticità, gli sforzi profusi dalla squadra sono stati importanti e sarebbe un peccato fermarsi proprio adesso. La Reggina attuale non vale il Trapani, ma c’è la curiosità di sapere come potrebbe crescere con gli stimoli di un grande obiettivo come orizzonte , gli innesti di Rosseti, Bolzicco e qualche nuovo acquisto a dicembre. L’attaccante ex Siena sta recuperando, mentre il centravanti argentino esordirà il 12 novembre.
Molto passa dalla prossima partita. A Ragusa servirà una prova di carattere, qualità e intelligenza. Gli amaranto sono più forti in condizioni normali, ma in questa fase c’è l’incognita dell’energia residua e degli assenti. Barillà, che ha avuto una distorsione alla caviglia, sarà valutato fino alle ultime ore prima del match. Pur non avendolo al meglio sarebbe troppo importante recuperarlo ma resta non facile. Non ci sarà Cham, poche speranze per Zanchi. Girasole invece dovrebbe tornare a fa parte dei convocati.
Si auspica di rivedere una Reggina formato Lamezia, ma sarà una partita diversa. Gli iblei difficilmente lasceranno spazio come ha fatto l’ultimo avversario. Per gli esterni ci sarà minore possibilità di scattare in campo aperto e occorrerà trovare vie offensive alternative.
Probabile si vada verso la conferma della retroguardia a quattro e con Salandria davanti alla difesa. Il centrocampista ha garantito equilibrio e solidità. Trocini dovrà invece scegliere se puntare sul giovane Coppola al centro dell’attacco o tornare a proporre un tridente offensivo fatto di giocatori brevilinei.
Caricamento commenti
Commenta la notizia