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Reggina, attesi i punti a tavolino ma la testa è al derby con la Vibonese

Tra oggi e domani gli amaranto avranno assegnata la vittoria del match col Sant’Agata

Nessuna partita infrasettimanale all’orizzonte per la Reggina, ma c’è comunque un passaggio importante in vista. Si discute oggi il ricorso presentato in seguito alla partita persa con il Città di Sant’Agata al “Granillo”. I siciliani commisero un errore nelle sostituzioni e si trovarono a giocare pochissimi minuti con un under in meno rispetto a quanto previsto dalle regole.
Tra oggi e domani si attende un responso favorevole agli amaranto. A indicare la via è il comunicato ufficiale numero 1 della Lega Nazionale Dilettanti stagione 2023-2024. Chi, restando in undici, non mantiene sempre in campo i quattro giovani viene punito «con la sanzione della perdita della gara prevista dal Codice di Giustizia Sportiva».
Il successo a tavolino unito dopo quello ottenuto sul campo a Castrovillari darebbe slancio alla classifica. Tra turno di riposo già osservato, vittoria con il Lamezia cancellata e risultato sub iudice con il Città di Sant’Agata la situazione, anche per effetto di tre gare in meno rispetto ad alcuni avversari, rischiava di apparire assai più negativa di quanto effettivamente non sia.
Il pensiero è adesso già alla Vibonese. Forse la formazione che gioca il miglior calcio del girone e che fa parte del terzetto che sta dominando il torneo.
La gara di domenica segnerà un nuovo inizio per gli uomini di Trocini. Messo alle spalle il tour de force da undici gare in poco più di quaranta giorni, finalmente ci sarà la possibilità di preparare la partita con un numero adeguato di allenamenti. L’impossibilità a farlo nelle settimane precedenti ha pesato molto sul rendimenti di una squadra costruita solo a metà settembre.
C’è inoltre curiosità per vedere finalmente la squadra con Rosseti e Bolzicco. Sin qui l’assenza di uomini-gol è stato il principale peccato di una Reggina che ha lasciato troppi punti per strada contro avversari alla portata.
La prova di Castrovillari non è stata esaltante, ma la differenza l’ha fatta una palla vagante in area su cui un calciatore con qualità da attaccante pronto, cioè Rosseti, ha saputo girarsi e concludere verso la porta. Situazioni analoghe, contro San Luca (dove aveva giocato solo mezz’ora), Acireale e Ragusa, non hanno avuto lo stesso sviluppo in campo. Nessuno sa come sarebbe andato il primo terzo di campionato se Trocini avesse avuto le due punte a disposizione, ma la sensazione è che qualche punto in più sarebbe arrivato.
Il terreno perduto, però, non si cancella. La Reggina, pur tra mille problematiche legate all'eccezionalità delle circostanze, non è riuscita a centrare il primo obiettivo stagionale: contenere il distacco dalle prime nella fase iniziale. Un po’ per difficoltà fisiologiche e un po’ per demeriti legati ad errori tecnici a lacune strutturali.
Di certo, d’ora in avanti, gli alibi sono finiti e si aspetta di avere risposte concrete dal campo. Anche da parte della squadra che fino ad ora ha mostrato sempre grande impegno, ma senza dare continuità ad una proposta di gioco efficace.

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