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La Reggina fa tre passi avanti e si accomoda al quinto posto

Dal giudice sportivo arriva il previsto 3-0 a tavolino per la sfida con il Sant’Agata. Solo le tre fortissime battistrada e il Licata precedono gli amaranto. La certezza di Trocini è una difesa che si conferma sempre più solida

La Reggina ha ottenuto ufficialmente i tre punti della vittoria a tavolino (3-0) con il Città di Sant’Agata. Ieri il Giudice Sportivo ha accolto il reclamo amaranto. La situazione era abbastanza chiara, considerato che i siciliani avevano giocato pochi minuti senza il numero minimo di under in campo.
Gli amaranto salgono al quinto posto in coabitazione con lo stesso Città di Sant'Agata, Real Casalnuovo e Akragas a quota 18. Tre punti sotto il Licata quarto. Tutte le altre menzionate, però, hanno giocato una gara in più rispetto agli uomini di Trocini.
Queste, tra l’altro, sono formazioni che o avevano perso con il Lamezia (Licata e Sant'Agata) o dovevano ancora giocarci contro (Real Casalnuovo e Akragas). La Reggina aveva, invece, già battuto la compagine lametina che si è ritirata.
Un risultato acquisito sul campo annullato e che oggi avrebbe dato un ulteriore input positivo alla classifica. Per certi versi per la vittoria a tavolino si può parlare di una sorta di compensazione del destino che contribuisce a rendere veritieri i valori espressi dalla graduatoria per gli amaranto.
La squadra di Trocini potenzialmente è dietro le tre squadre che stanno dominando il campionato. La vittoria di Castrovillari, grazie al recupero di Rosseti e con l’innesto di Bolzicco all’orizzonte, ha dato consapevolezza che con attaccanti di qualità il livello della Reggina può migliorare sensibilmente.
Servirebbe un filotto di successi per acquisire definitivamente fiducia, senza chiedersi troppo dove si vuole arrivare. Il prossimo avversario, però sarà la Vibonese, una delle tre dominatrici del torneo.
Al momento la Reggina ha perso ufficialmente solo due partite su dieci: entrambe al “Granillo” e contro Siracusa e Trapani, ovvero le due capolista (gli aretusei hanno una gara in meno rispetto ai granata). La difficilissima sfida con i rossoblù di Buscè può diventare un test per capire quanto la squadra è cresciuta nel confronto con le migliori.
Con il Siracusa gli uomini di Trocini avevano iniziato ad allenarsi insieme da pochi giorni, con il Trapani invece avevano perso a causa di due errori difensivi e dell’incapacità di capitalizzare le situazioni che avrebbero potuto portare al pareggio nel primo tempo.
Sul distacco degli amaranto con le prime pesano come macigni i punti lasciati per strada in partite abbordabili, ma buona parte del gap è stato causato proprio dal non aver evitato la sconfitta negli scontri con le battistrada, al momento apparse comunque evidentemente più forti.
La squadra di Trocini, escludendo il match con il Sant’Agata, ha subito solo cinque gol: quattro nelle due sconfitte con Siracusa e Trapani e uno dall’Acireale. Ed è solo uno dei dati che dice molto sulla sua solidità, sulla necessità di lavorare per essere al livello delle prime.
Come? Con la prosecuzione del percorso di crescita, con il recupero degli infortunati, con un mercato che dia qualità offensiva a dicembre e dandosi settimana dopo settimana l’obiettivo unico di vincere ogni partita.

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