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Reti bianche tra Vibonese e Reggina, un pari che serve a poco a entrambe le squadre per la classifica

Reggio Calabria - Vibonese 0-0

REGGIO CALABRIA (3-5-2): Velcea 6 ; Parodi 6 (33' st Bontempi s.v.), Girasole 6, Ingegneri 6; Dervishi 6 (34' Provazza 6), Zucco 5,5, Mungo 6 (21' st Salandria s.v.), Barillà 6 (35' st Ricci s.v.), Martiner 6; Rosseti 6 (41' st Marras s.v) , Bolzicco 6. A disposizione: Martinez,, Altamura, Perri, Kremenovic All. Trocini 6
VIBONESE (4-3-3) Del Bello 7; Ciotti 6 (21' st Castillo s.v.), Baldan 6, Onraita 6 , Malara 6 (47' st Di Vittorio s.v.); Iuliano 6, Anzelmo 6, Staropoli 6 (1' st Carbone 6); Gaeta 6 (1' st Esposito 6 ), Tandara 5,5 (14' st Furina 6), Convitto 6 . A disposizione: Borrelli, La Gamba, Larosa, Ordonez. All. Buscè 6
Arbitro: Pasculli di Como 5,5.
Note: Ammoniti: Staropoli, Rosseti, Mungo,Malara Spettatori 4359 di cui 3045 abbonati e 175 ospiti. Recupero: 2', 5'

Reti bianche tra Vibonese e Reggina. Un pareggio che serve a poco ad entrambe sul piano della classifica, ma che offre ottimi riscontri sul piano della prestazione a entrambi i tecnici. Da una parte i padroni di casa hanno dimostrato a ranghi completi di potersela giocare con tutti. Gli ospiti invece hanno confermato maturità e consistenza forse nello stadio in cui è più difficile giocare da avversari nel girone. Gli uomini di Trocini hanno sofferto per una ventina di minuti il palleggio della Vibonese, ma con il passare dei minuti hanno alzato il baricentro e gradualmente sono diventati la più pericolosa tra le squadre in campo. Merito di una formazione titolare, inizialmente schierata con il 3-5-2, che ha finalmente potuto proporre due attaccanti over e di alto livello. Rosseti e Bolzicco si sono mossi bene, evidenziando la capacità di riempire l’area di rigore e di mettere in difficoltà le difese avversarie. Tutto quello che, fino ad ora, era mancato agli amaranto in campionato. Non era un problema della Vibonese che, invece, ha spesso trovato facilmente la via del gol, ma stavolta ha sbattuto su una difesa evidentemente migliore rispetto alla media della D. L’infortunio di Dervishi ha poi costretto Trocini a tornare alla difesa a quattro per una sostituzione tra giocatori nati nel 2003. Il cambio di modulo non ha cambiato l’inerzia di una prova amaranto che è stata positiva. L’occasione migliore nel primo tempo è stata dei padroni di casa: con Barillà che ha impegnato con un tiro dal limite Del Bello, abile a rialzarsi e a chiudere lo specchio sulla ribattuta di Bolzicco. Nella ripresa si sono viste le due formazioni affrontarsi a viso aperto ed allungarsi. Ne è venuta fuori una partita in cui si sono innescate più volte situazioni che potevano essere un pericolo significativo per la porta avversaria. La sensazione è che fosse la Reggina la squadra ad avere più voglia di vincere. I rossoblu hanno comunque colpito un palo clamoroso con Ciotti, lesto a incunearsi in area sugli sviluppi di un corner e a deviare la palla verso la porta. La palla ha sbattuto sul legno ed è uscita. il grande protagonista della ripresa però è stato Jacopo Del Bello. Il portiere classe 2004 della Vibonese si è reso protagonista di almeno tre parate decisive: la prima su Rosseti lanciato a rete da Mungo che con il sinistro non è riuscito a evitare la respinta dell’estremo difensore, la seconda su un tiro-cross di Provazza e la terza su un mancino di Barillà destinato ad insaccarsi sotto l’incrocio. Gli amaranto hanno protestato anche per un mancato rigore a causa di un mani in area nel primo tempo e per un gol annullato a Bolzicco, seguito ad una spinta in area avvenuta nei pressi del pallone. Il pareggio non permette alla Vibonese di approfittare del turno di riposo del Trapani, mentre la Reggina vede sfumare l’occasione di dare continuità alla vittoria di Castrovillari.

Foto di Attilio Morabito

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