La Reggina vuole riassaporare il gusto della vittoria interna. Battere il Real Casalnuovo significherebbe iniziare a cambiare l’inerzia di un rendimento casalingo che, al momento, può essere definito negativo. Sicuramente non idoneo a premiare una tifoseria che, nonostante tutto quello che è accaduto nel 2023, continua a gremire gli spalti del “Granillo” con numeri che si faticano a vedere in una e a volte anche in due serie superiori. Avere difficoltà a stare in alto in Serie D fa male, ma la passione per i colori amaranto riesce ad andare anche oltre. Il ruolino di marcia dice che in cinque uscite sono arrivate due vittorie, un pareggio e due sconfitte. Uno dei due successi è però quello a tavolino contro il Città di Sant’Agata, mentre l’unico riconosciuto dalla classifica risale all’8 ottobre. In quell’occasione a cadere fu il Licata. Non c’è, invece, più traccia reale dell’affermazione contro il Lamezia del 25 ottobre (3-0) , considerato che il ritiro dell’avversario dal campionato ha praticamente cancellato quella gara. Tutte le vicissitudini che hanno accompagnato l’alba di questa stagione e il calendario non hanno certo aiutato gli uomini di Trocini. Lo stesso Real Casalnuovo è un avversario che si inserisce nel particolare solco che ha casualmente contraddistinto il cammino interno degli amaranto. I campani, al momento, sono quinti in classifica. Nelle precedenti gare interne gli amaranto hanno affrontato le squadre che attualmente occupano primo, secondo, terzo, quarto e settimo posto in classifica. Quest’ultima è lo stesso Sant’Agata che con i tre punti conquistati sul campo al “Granillo” sarebbe appaiato ai campani e davanti alla Reggina, oggi sesta. Una casualità che da una parte sottolinea il fatto che sullo Stretto siano sempre arrivate le formazioni migliori del campionato. Dall’altro non cancella la delusione della piazza per una compagine amaranto che, nel primo terzo di stagione, ha dimostrato di non essere all’altezza delle prime e ha già visto allontanarsi l’unico obiettivo plausibile se una squadra di Reggio Calabria disputa la Serie D, ossia vincerla. La volta in cui si è fatto bottino pieno al “Granillo” resta quella con il Licata. In quell’occasione un episodio, ossia un rigore su Barillà, mise subito la strada in discesa per gli amaranto e fu una delle poche circostanze in cui si vide una Reggina quasi giocare sul velluto. Un’anomalia in un torneo in cui le altre tre vittorie sono arrivate contro Castrovillari (ultima), Gioiese (penultima) e Portici (quartultima). La tifoseria, seppur disorientata da una denominazione ufficiale ancora diversa dall’unica voluta e da un andamento non esaltante, ha avuto fino ad ora grande pazienza e coscienza delle difficoltà che hanno aperto la stagione. In pochi giorni, però, per la Reggina le giustificazioni si faranno sempre meno convincenti e si apriranno due strade per dare vigore al progetto. Una è il calciomercato di dicembre e l’altra sarà un auspicato cambio di rotta sul campo. Possibilmente a partire dal match di domenica con il Real Casalnuovo.