La Reggina torna al centro sportivo Sant’Agata. La notizia non è una sorpresa, ma è ufficiale da ieri. Nel pomeriggio il club è tornato ad avere accesso alla struttura, rilevando in concessione fino al 30 giugno 2024 praticamente la stessa parte che aveva utilizzato fino ad oltre la metà di dicembre. Quella della società amaranto è stata l’unica manifestazione d’interesse ricevuta dalla Città Metropolitana. Si tratta di un passaggio che consentirà, entro pochi giorni, di risolvere alcuni dei problemi logistici che erano seguiti al momento in cui si era dovuto lasciare il Sant’Agata. Tra gli altri si possono citare la necessità di trovare una sistemazione ai calciatori che avevano un accordo contrattuale comprendente vitto e alloggio. La Reggina, almeno fino alla fine di questa stagione, avrà la possibilità di tornare ad utilizzare la foresteria e gli uffici. E, seppur in condizioni non ottimali, il centro sportivo Sant’Agata è uno di quegli elementi che può chiarire subito ad un giocatore quale sia la differenza tra il giocare in Serie D da qualsiasi parte e farlo a Reggio Calabria.
«Sono molto contento – ha dichiarato il presidente Virgilio Minniti – di rientrare in un impianto sportivo che ritengo propedeutico alla crescita del club amaranto». Parole che testimoniano quanto la società sia soddisfatta del poter tornare in quella che è la casa della Reggina, riconoscendo l’importanza di un centro sportivo che è sicuramente un simbolo del calcio reggino. Con la propria comunicazione ufficiale la società ha ringraziato anche le istituzioni locali «per la celerità nel disbrigo delle pratiche burocratiche». La scadenza per le presentazione delle manifestazioni d’interesse era fissata per il 5 gennaio e già ieri si è arrivati all’assegnazione. Ogni qualvolta la Reggina esce dal Sant’Agata e poi rientra si ha sempre la sensazione che le cose siano tornate a posto. La concessione semestrale è però solo uno dei capitoli di una vicenda che avrà altre puntate nel breve e medio termine. La prima sarà la valutazione di quali saranno le condizioni in cui la Reggina troverà i campi e se eventualmente saranno necessari interventi affinché possano tornare utilizzabili. Non è da escludere che, qualora non si rilevassero i requisiti per potersi allenare, gli amaranto continuino ad adottare altre soluzioni. Fino ad ora, come è noto, la squadra ha svolto allenamenti allo stadio Oreste Granillo e a Campo Calabro. Già nelle prossime ore la situazione sarà più chiara. Occorrerà, invece, forse qualche settimana per scoprire i contenuti del nuovo bando. Quello per la concessione pluriennale della struttura, destinata a partire alla scadenza del prossimo semestre di gestione.
La società sta lavorando anche su quel fronte, continuando ad essere attiva sul mercato. I prossimi movimenti dovrebbero essere uscite di calciatori che hanno giocato poco. Il riferimento è ai giovani Altamura e Coppola. Presto, però, si attendono ulteriori rinforzi under dopo l’esterno offensivo Lika.
La Reggina fa ritorno al “Sant’Agata”. Concessione fino al prossimo 30 giugno
Il presidente Minniti: «Contento per un passo che è propedeutico alla crescita»
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