Secondo turno di riposo in pochi giorni per la Reggina. Gli amaranto ieri da calendario avrebbero dovuto affrontare il Lamezia Terme, ritiratosi dal campionato. La vittoria del Real Casalnuovo sulla Gioiese fa scivolare gli amaranto al quinto posto con un punto in meno. La squadra di Trocini ha però ben due partite in meno rispetto a quasi tutte le altre compagni, compreso il Città di Sant’Agata sesto e oggi a meno cinque. Numeri che raccontano come la qualificazione ai playoff sia assolutamente alla portata. Le ultime cinque vittorie consecutive hanno dato grande impulso alla classifica ed ora gli uomini di Trocini non vogliono fermarsi. Domenica al “Granillo” arriva il San Luca e non ci sarebbe modo migliore di preparare la difficile trasferta di Siracusa conquistando il sesto successo di fila. Da tempo invece la squadra amaranto è fuori dai giochi per la vittoria del campionato. Una situazione che è anche frutto di un torneo dove lo squilibrio tecnico tra chi è ai vertici e chi è nelle retrovie è certificato dal fatto che quasi mai le migliori perdono punti con le squadre di seconda fascia. Nonostante gli amaranto abbiano vinto sempre nelle ultime settimane non è stato praticamente recuperato quasi nulla nei confronti delle prime tre. Oggi la Reggina è a -18 dal Trapani con una gara in meno giocata (dunque potenzialmente a -12), a -17 dal Siracusa (potenzialmente a -11) e a -14 dalla Vibonese (potenzialmente - 8) con due partite in meno giocate. Andando, però, ad analizzare il calendario si scopre come gran parte del distacco abissale sia nato nella primissima parte del campionato. Anche se occorre ricordare che nel conteggio complessivo tre punti sono arrivati con la vittoria a tavolino con il Città di Sant’Agata. Nelle prime otto giornate del campionato gli amaranto (con una gara in meno rispetto alle prime tre) hanno conquistato 11 punti in 6 uscite. 10 in meno del Trapani a punteggio pieno (considerato un riposo osservato), 8 meno del Siracusa e 7 in meno della Vibonese. Se si considera che la Reggina si è iscritta al campionato l’11 settembre con una società partita da zero e e il 24 era già in campo per l’esordio stagionale si ha la misura del fatto che il ritardo abbia avuto un ruolo importante nella non competitività della squadra per i primi posti. Come sarebbe andata se la Reggina fosse partita normalmente a luglio? Il compito della squadra in un certo senso sarà quello di legittimare il pensiero secondo cui, partendo con tempi “normali”, la squadra amaranto sarebbe in lotta per vincere il torneo. O quantomeno di dimostrare che oggi avrebbe assai meno punti da recuperare e con un mercato importante , diverso da quello razionale e poco scintillante visto tra dicembre e gennaio, avrebbe avuto l’opportunità di andare a giocarsela fino alla fine. La sensazione è che qualche punto in più si sarebbe potuto avere se non ci si fosse trovati a giocare senza attaccanti over per quasi un terzo di campionato. Di certo oggi andare a duellare con squadre che stanno facendo un percorso quasi netto, partendo così in ritardo, sarebbe stato difficile con qualsiasi budget. E, a proposito di mercato, nei prossimi giorni si attendono ancora dei volti nuovi in casa amaranto.