E’ uno degli elementi indispensabili del gruppo allenato da Trocini. Domenica scorsa ha disputato quasi tutta la gara fornendo un’ottima prestazione. Stiamo parlando di Alessandro Provazza, classe 2003, reggino doc. Cresciuto nel settore giovanile amaranto, ha indossato anche le maglie di Lamezia e Vis Pesaro. Con il club di Nino Ballarino ha firmato un contratto biennale: «Ho deciso di rientrare alla base - spiega - perché affascinato dal progetto. La società non ci fa mancare nulla e il mio sogno è giocare in Lega Pro con questa casacca». Quanto le manca il gol? «Tantissimo. L’ho sfiorato in più di una circostanza e spero di sbloccarmi. Ci proverò, anche se a me interessa il risultato della squadra. Dobbiamo continuare così, a cominciare dal prossimo impegno contro il Città di Sant’Agata». Qual è il vostro obiettivo per questa stagione ? «Pensare partita dopo partita e nel mese di maggio si tireranno le somme. Aggiungo che vogliamo disputare i playoff per puntare ad un eventuale ripescaggio. La piazza merita categorie prestigiose. Non ci aspettavamo di dover ripartire dai dilettanti dopo le vicende estive. Da tifoso ho sofferto molto nel momento in cui è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato». In quale posizione le piace giocare di più? «Posso ricoprire il ruolo di seconda punta, anche se realmente sono un esterno d’attacco. Quando ne ho la possibilità mi piace saltare l’uomo creando la cosiddetta superiorità numerica». Cosa si aspetta in vista della prossima trasferta? «Bisognerà vincere contro una squadra che ha tre punti meno di noi. Il Sant’Agata ha in rosa diversi ragazzi interessanti. L’approccio sarà fondamentale. Il nostro è un gran gruppo e confermo che scenderemo in campo col piglio gusto». Perché il gruppo soffre così tanto gli incontri al Granillo? «In campo ci vanno anche gli avversari. Sapevamo poco della Gioiese visto che ha cambiato alcuni componenti dell’organico. Domenica, ad esempio, abbiamo creato diverse occasioni senza riuscire a segnare, ma quello che conta è il risultato». Dal 3-5-2 al 4-3-3: c’è un modulo in cui si trova meglio? «E’ importante l’atteggiamento, non il modulo. Siamo a disposizione del mister, persona squisita».. Che effetto le ha fatto aver affrontato una “bandiera” come Cozza? «Cozza è parte integrante della storia della Reggina e ammetto di essere cresciuto ammirando le sua gesta». Il suo futuro sarà ancora amaranto? «Ho due anni di contratto. Reggio, inoltre, è la mia città dove ho gli affetti più cari. La mia volontà è continuare qui». In caso di playoff, chi sarebbe l’avversario da evitare? «Non lo so. Siracusa e Vibonese hanno qualità, ma ripeto è prematuro pensare ai playoff. A noi interessa il match col Città di Sant’Agata, formazione da non sottovalutare».