In casa amaranto la parola d’ordine è discontinuità con le ultime prestazioni deludenti, sfociate nella stentata vittoria con la Gioiese e nella sconfitta a Sant’Agata.
Ci sono state dichiarazioni pesanti anche a microfoni aperti da parte della proprietà e sono seguiti confronti tra le diverse componenti del club. Il valore della rosa permette risultati migliori di quelli dell’ultimo periodo. Occorre ritrovare una strada che consenta di farlo. Questo potrebbe passare anche da qualche cambiamento tattico e anche a livello di uomini.
Trocini parlerà oggi in conferenza stampa (ore 12) e dalle sue parole si capirà quali sono le condizioni generali del gruppo. L’organico, pur non ideale, è ampio. Si possono esplorare diverse soluzioni. E non è da escludere qualche ritorno al passato.
Nelle ultime due gare è stato proposto quel 3-5-2 che a tanto aveva convinto a Ravanusa con il Licata. Ma i feedback arrivati dal campo non sono risultati poi così positivi e oggi non è per nulla assurdo pensare che si possa tornare alla difesa a quattro con due elementi a supporto del centravanti. Anche perché l’assenza di Rosseti (squalificato per 4 giornate) pone nuovamente Trocini nelle condizioni di dover fare i conti con la penuria di attaccanti. Gli unici disponibili sono Bolzicco e Renelus (che ha comunque caratteristiche da seconda punta).
Possibile, ad esempio, il ritorno di Velcea (classe 2004) tra i pali con Martiner (2005) e Cham (2005) terzini. Un assetto visto più volte, soprattutto nella fase migliore del girone d’andata, e che dava la possibilità di aver più spazio per gli over tra i giocatori di movimento
Alla squadra sembra mancare un mediano-regista davanti alla difesa. L’unico adattabile al ruolo è Salandria, un calciatore importante anche se non protagonista di una grande stagione. Riaverlo al massimo sarebbe fondamentale. Negli ultimi tempi è rimasto fuori anche per qualche problema fisico, ma un suo eventuale ingresso nell’undici permetterebbe a Mungo e Barillà di giocare come mezzali.
Il capitano è tra i pochi giocatori della squadra che vede la porta, tenerlo davanti alla difesa e lontano dall’area avversaria è una di quelle mosse che negli ultimi tempi ha destato perplessità. Nel girone d’andata lì giocava Mungo con grande fatica, non trattandosi della sua posizione ideale. Chiaro è che per rivedere Salandria in quella posizione occorrerà capire in che modo sarebbero inseriti i quattro under nell’undici titolare.
Nell’ottica di provare a sfruttare a fondo la rosa, attenzione anche ad altri giocatori che sono un po’ spariti dai radar. Uno è, ad esempio, Ingegneri. Fino a fine 2023 era uno dei perni inamovibili della difesa quasi impenetrabile della prima parte di stagione.
Nel 2024 non ha ancora messo piede in campo (anche per qualche problema fisico), chissà che non possa essere nuovamente il suo turno.
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