Quella di ieri è stata una giornata di riposo per la Reggina. La vittoria con il Ragusa ha probabilmente rasserenato gli animi all’interno dell’ambiente amaranto, ma non è certo un’impresa che riaccende l’entusiasmo in città. Con un contorno che resta tiepido, la squadra ha il dovere di marciare sulla propria strada e andare a prendersi quel quarto posto che oggi è ancora più vicino e che vale l’accesso ai playoff (ci si arriva fino al quinto posto). Il successo sui siciliani di domenica ha permesso di guadagnare tre punti sul Sant’Agata, oggi quinto -3 e rispetto al quale gli amaranto hanno ben due gare in meno. A -4 c’è il Real Casalnuovo, oggi sesto, e che ha riposato nell’ultimo turno di campionato e rispetto al quale la Reggina dovrà giocare una gara in più. Chi, invece, ha lo stesso numero di match della squadra di Trocini è l’Acireale, oggi a -6 (indietro anche negli scontri diretti) e che domenica ha piegato proprio il Sant’Agata. La situazione racconta già attraverso i numeri quanto la Reggina sia padrona del proprio destino. Tuttavia, più di ogni altra cosa è la prestazione con il Ragusa a ricordare alla compagine dello Stretto che l’avversario peggiore resta la propria incapacità di esprimersi con costanza ai massimi livelli delle proprie potenzialità. La squadra per i playoff deve temere solo sé stessa. La formazione di Ignoffo, letteralmente spazzata via sul piano del gioco e della prestazione, non era affatto l’ultima arrivata. Era l’ottava forza del torneo e, soprattutto a centrocampo e in attacco, aveva uomini che potevano creare qualche difficoltà. Adesso l’interrogativo è chiaro: sarà la volta buona affinché questi tre punti indichino la via della continuità? Anche in altre fasi della stagione ci sono stati segnali che lasciavano aperta la porta all’ottimismo. Adesso però quello che conta sarà la forza mentale della squadra. Lo si evince ad esempio dalla differenza di atteggiamento avuta tra il secondo tempo di Sant’Agata e l’intera sfida con il Ragusa. Nel primo caso si è vista una Reggina che, quasi impotente, faticava persino a portare la palla nell’area di rigore avversaria, dovendo recuperare nel punteggio. Nell’ultima gara, anche con due gol di vantaggio, si sono notati gli amaranto andare a pressare gli avversari nella metà campo avversaria. Il prosieguo del campionato dirà se le forti critiche arrivate dopo l’ultimo ko hanno acceso una voglia di rivalsa in grado di proiettarsi fino al termine della stagione. Di certo dalla sfida con il Ragusa, anche in termini statistici, ci sono degli aspetti ben auguranti. Tra questi il primo gol di Provazza, che si auspica possa dargli continuità e concretezza. Un orizzonte auspicabile per una Reggina che ha pochi uomini che, come lui, sono in grado di saltare l’uomo. L’altro in vista è quel Renelus che sta facendo una buona impressione. C’è stato inoltre il primo gol al Granillo di Bolzicco, che vale anche come prima volta assoluta per un attaccante centrale tra le mura amiche.