Cinque punti di vantaggio sul Real Casalnuovo, sei sul Sant’Agata. In entrambi i casi con una partita in più da giocare. A sette giornate dal termine del suo campionato si può dire che la Reggina abbia messo una seria ipoteca sul quarto posto e sulla partecipazione ai playoff. Un’appendice della stagione regolare, la cui eventuale valenza sarà chiarita soltanto da come si evolveranno le vicende relative ad eventuali possibilità di ripescaggio. La vittoria con il Castrovillari è stata la sesta nelle ultime otto gare giocate in casa. C’era anche l’opportunità di fare meglio, considerato che i due insuccessi sono pareggio contro squadre della parte bassa della classifica ossia San Luca e Portici. Di certo l’inversione di tendenza rispetto ad un girone d’andata in cui la squadra faceva meglio in trasferta è ormai una certezza. Il calendario casalingo favorevole ha sicuramente dato una mano.
Tuttavia, la sensazione è che la Reggina abbia ormai consolidato la sua dimensione: evidentemente superiore a tre quarti delle partecipanti al campionato, ma inferiore a chi occupa le prime tre posizioni della classifica. Lo ha raccontato il percorso amaranto, che in alcuni casi ha peccato di continuità, e soprattutto gli scontri diretti. Con le prime tre non si è mai vinto e l’ultima opportunità di cambiare questo dato sarà proprio domenica contro la Vibonese. La sfida, tra l’altro, sarebbe un vero anticipo dei playoff essendo le due squadre al momento terza e quarta. Il passo in avanti è dato dal fatto che i netti successi con Ragusa e Castrovillari descrivono una situazione in cui è stata trovata una quadra tecnico-tattica con cui gli amaranto riescono più facilmente a far valere i loro valori tecnici. Una Reggina che, in un certo senso, si è assestata al primo posto tra le squadre non di primissimo livello non è comunque indice di un cammino soddisfacente. E non lo sarà quello della prossima stagione qualora non si arrivi nell’unica posizione utile a soddisfare la legittima richiesta della piazza: la prima.
Il futuro è la primaria preoccupazione della tifoseria che, oltre al cambio di denominazione e alla riacquisizione del marchio, chiede la fuga da una categoria nella quale ogni partita è un boccone amaro da mandare giù. Anche se vinta. La consapevolezza sembra chiara anche all’interno della dirigenza. Tant’è che già adesso si sta lavorando per individuare quei profili che possano potenziare una rosa che non ha fatto male, ma neanche benissimo seppur con tutte le giustificazioni di inizio stagione.
Ieri il direttore dell’area tecnica Giuseppe Bonanno, intervenuto ai microfoni della radio ufficiale del club Touring 104, ha lasciato intendere che potrebbero non essere solo tre o quattro gli innesti che saranno effettuati come si era detto qualche settimana fa. «Può darsi – ha evidenziato – che ne aggiungerei qualcuno in più. Noi pensavamo di avere questa una crescita di squadra più rapidamente e magari avere più certezze». Pensieri che ovviamente non cambiano gli orizzonti di un gruppo dove tutti sono sotto osservazione e ognuno dovrà guadagnarsi la conferma. Il mezzo per ottenerla è fare il meglio possibile nelle prossime gare e vincere i playoff.
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