Mercoledì con doppia seduta per la Reggina. La squadra di Bruno Trocini ha svolto un allenamento allo stadio Oreste Granillo. Si lavora in vista della trasferta in casa della Vibonese, per la quale gli amaranto sperano di recuperare qualche pedina importante. Ieri ha lavorato con la squadra Mungo. Resta ancora in dubbio Barillà, mentre per Zucco ci sarà ancora da attendere. Il match del Razza vale molto. Non tanto per il posizionamento, tenuto conto che il terzo posto dei rossoblù e il quarto degli amaranto sembrano piuttosto saldi, quanto per misurare a che punto sia la crescita della compagine amaranto. Davanti ci sarà un avversario che nell’arco della stagione ha mostrato una maggiore continuità, ma che nelle ultime gare ha un po’ abbassato il ritmo nella marcia in classifica. Vibonese-Reggina, tra l’altro, potrebbe essere un vero e proprio anticipo del primo turno dei playoff. Ad assistere all’allenamento di ieri diverse figure dirigenziali: il club manager Giuseppe Praticò, il direttore dell’area tecnica Pippo Bonanno, il direttore sportivo Maurizio Pellegrino. Con loro anche il direttore generale e patron Nino Ballarino. Quest’ultimo nel pomeriggio è tornato a parlare e lo ha fatto ai microfoni di Radio Antenna Febea. Confrontandosi direttamente con i tifosi, Ballarino ha rassicurato sul fatto che il club stia muovendo ogni passo per acquisire appena possibile il marchio. «Già oggi – ha rivelato – posso dire che ci sono due grossi personaggi che stanno lavorando». Concetto che si lega direttamente a quello del nome. «Abbiamo avuto – ha spiegato Ballarino – i primi contatti con la Federazione. Stiamo portando avanti una progettualità, crediamo e speriamo di riuscire ad esaudire la volontà dei nostri tifosi». L’altro obiettivo è la Serie C al più presto. «Se esisteranno – ha dichiarato – le condizioni per tentare il ripescaggio, lo faremo». L’altra strada passa per la stagione che verrà. «L’anno prossimo – ha chiarito il dg – faremo una squadra competitiva per vincere il campionato. Lo voglio vincere, ma non basta questo se non siamo tutti a volerlo fare. Tutti dobbiamo andare nella stessa direzione». Poi Ballarino è stato chiaro sul Sant’Agata dove oggi la squadra utilizza la foresteria, ma quasi sempre è costretta ad allenarsi altrove. «Non è più – ha evidenziato Ballarino - – il centro sportivo che tutti conoscono. Se noi oggi siamo costretti ad andare ad allenarci da altre parti, significa che un problema c’è». Proprio nei giorni scorsi è arrivato l’avviso pubblico della Città Metropolitana per le manifestazioni d’interesse nei confronti della struttura delle Vie Industrie. Un qualcosa su cui Ballarino ha espresso perplessità legate anche ai soli costi che, in base a quanto da lui dichiarato, servirebbero per presentare la progettualità richiesta, senza avere certezza di avere la gestione del centro sportivo. «Sono più – ha spiegato – per chiedere un pezzo di terreno, perché siamo pronti a fare un centro sportivo che sia nostro».