Ultime tre giornate di un campionato difficile per una Reggina che adesso ha un nuovo ostacolo: la ricerca di motivazioni nelle ultime tre giornate. Gli amaranto sono già certi del quarto posto e dunque anche della partecipazione ai playoff, ma non ci si può permettere di staccare la spina per quasi un mese. Fino a quel 12 maggio in cui si giocherà la gara d’andata della prima sfida da dentro o fuori contro la squadra che si classificherà terza, posizione che ormai appare troppo lontana per gli amaranto. Gli uomini di Trocini devono dunque tenere alta la tensione. Il lavoro in questa settimana in vista della trasferta di domenica a Locri sta proseguendo tra centro sportivo Sant’Agata e Campo Calabro. In quest’ultima sede si è svolta la seduta di ieri e avrà luogo anche quella odierna. Da ormai diverse settimane, tra l’altro, la squadra non ha più in programma doppie sedute. Una scelta che è probabilmente figlia della volontà di non sovraccaricare ulteriormente un gruppo che ha vissuto un’intera stagione compressa in otto mesi. Un aspetto quello del calendario inizialmente fittissimo che, indipendentemente dalle lacune strutturali dell’organico, ha pesato molto nel rendimento di un collettivo che ha iniziato la stagione senza svolgere la preparazione ed ha dovuto da subito giocare tantissimo per recuperare le sfide non giocate inizialmente. Lo dicono anche i numeri. Statistiche che , in un certo senso, possono diventare una significativa iniezione di fiducia in vista dei playoff. Per andare fino in fondo si dovrà dimostrare di poter battere squadre come Vibonese e Siracusa, con cui è quasi sempre andata male in campionato. A lungo sono sembrate formazione troppo più forti degli amaranto. I fatti , però, raccontano che dopo il tour de force iniziale (le prime dieci partite giocate in poco più di di 30 giorni), la squadra amaranto non è poi così distante dal rendimento dei siciliani e dei rossoblù. Statistiche significative arrivano dal girone di ritorno. La squadra amaranto, con 26 punti ottenuti, ha conquistato solo 3 punti in meno del Siracusa ed ha avuto esattamente lo stesso bottino della Vibonese. Fa effetto il fatto che la Reggina abbia perso entrambi gli scontri diretti e nonostante questo sia praticamente a contatto con entrambe nel rendimento complessivo della seconda parte della stagione. Un ruolino di marcia influenzato da una squadra che è cresciuta come collettivo e ha avuto innesti importanti come quelli di Adejo, Porcino, Renelus e Bolzicco. Ecco perché ai play off, e soprattutto in gara secca, potrebbero esserci i margini per interrompere la maledizione degli scontri diretti. Anche perché non ci sono alternative se si vogliono vincere i playoff e conquistare una posizione di privilegio nel caso in cui ci fosse la possibilità di un ripescaggio. L’altro dato di fatto è che la Reggina è stata sempre a distanza siderale dalla dominatrice incontrastata del campionato, il Trapani. E, in vista della prossima stagione è noto come l’unico obiettivo possibile sarà costruire una squadra in grado di vincere il torneo. Un aspetto che, in base alle dichiarazioni provenienti dai dirigenti, è ben chiaro al club.