Siracusa-Reggina, comunque vadano le cose, sarà l’ultimo atto della stagione 2023-2024. La valenza dei playoff di Serie D resta un'incognita, ma per tanti motivi il match del “De Simone” non può essere considerato come un match insignificante. Centrare l’impresa significherebbe intanto mettersi alle spalle una pretendente importante al ripescaggio in un’ipotetica corsa. Poi ci sarebbero diverse attese da mettere in conto: quella relativa ai criteri per l’accesso alla Serie C dalla porta di servizio e l’eventuale disponibilità di caselle libere. Prima, però, c’è il campo. La sfida al Siracusa sarà una partita molto diversa da quella giocata a Vibo. In quell’occasione gli amaranto hanno avuto il coraggio di aggredire alti il possesso palla rossoblu, riconquistando spesso il pallone in zone da cui era più facile orchestrare il gioco offensivo.. I siciliani non sono una squadra che gioca bene come quella di Buscè. Dalla loro, però, hanno tanti uomini di esperienza, un’elevata capacità di leggere i diversi momenti della partita e soprattutto una batteria di uomini offensivi in grado di colpire in ogni momento. Il paradigma è probabilmente la sfida che la Reggina ha perso a Siracusa nel girone di ritorno. La gara finì 1-0. I siciliani non giocarono una sfida brillante, ma gradualmente riuscirono ad alzare il forcing beneficiando di due aspetti: il calo amaranto e la possibilità di innalzare il potenziale offensivo con i cambi. Il tutto nonostante le assenze di top player per la categoria come il centrocampista Aliperta e il centravanti Maggio. La sfida fu decisa da un calcio piazzato di Alma a pochi minuti dal novantesimo. Il campionato si è chiuso con 10 punti di scarto tra Siracusa e Reggina. La misura del rendimento della squadra amaranto deve sempre fare i conti con una falsa partenza dettata da tutte le contingenze che hanno contraddistinto la prima parte di stagione. La prova tangibile viene dai risultati del girone di ritorno, sebbene il Siracusa ad un certo punto possa aver patito l'impossibilità a continuare a lottare per il primo posto con il Trapani. Nella seconda metà del campionato gli aretusei hanno totalizzato 38 punti e gli amaranto 33. Il dato che colpisce è quello dei gol fatti: l'attacco siciliano che abbonda di grandi interpreti si è fermato a 34 reti realizzate, quello amaranto ha raggiunto quota 36. Nel girone d'andata il Siracusa aveva messo a segno 45 gol, a fronte dei soli 16 della compagine allenata da Bruno Trocini. Numeri che, al di là della classifica finale, dicono che c’è partita. Resta ovviamente l’indiscutibile forza del Siracusa. Soprattutto in casa dove in questa stagione ha ottenuto 14 vittorie (più 1 nei playoff con l’Acireale) e tre pareggi. Appuntamento. Oggi alle ore 11.30 nel Salone dei Lampadari sarà presentata la serie sui 42 anni in amaranto di Franco Iacopino. Lo storico dirigente racconterà in una docu-intervista al giornalista Michele Favano la sua lunga esperienza con il club di cui è anche tifoso. Il ricavato di “Iacopino Reggina Story” sarà devoluto alla Fondazione Chops Malattie Rare.