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Reggina, contro il Siracusa una finale che va oltre i playoff

Gli amaranto si preparano a un confronto carico di significati al “De Simone” contro gli aretusei

Se la finale playoff tra Siracusa e Reggina servirà per un eventuale ripescaggio lo sapremo solo a luglio.
Di certo è una sfida carica di significati vista la storia dei due club e già solo per questo motivo tanto gli amaranto quanto gli aretusei vorranno vincere. La Reggina ha la possibilità anche di fare un bel regalo al suo tecnico Bruno Trocini per i suoi 50 anni.
La Reggina arriva a questa partita dopo una stagione costellata da difficoltà, da quelle legate al dover scendere in campo senza una preparazione precampionato a quelle logistiche correlate alla necessità di alternare i campi d’allenamento. Particolari che possono anche essere ordinari per una formazione di Serie D, non per chi gioca per il club più blasonato del girone.
La sensazione è che, in qualsiasi caso, sarebbe stato difficile fare meglio di un Trapani che ha avuto un cammino che mai si era visto negli ultimi anni.
Non a caso la tifoseria quasi mai ha contestato la squadra, sebbene non sempre i risultati siano stati all’altezza del nome che si rappresenta. Non del nome che “si porta”, tenuto conto che sono note le criticità legate al marchio e alla denominazione che si auspica possano essere risolte prima dell’inizio della prossima stagione.
La squadra oggi si allenerà al centro sportivo “Sant’Agata” e alle ore 12 è in programma la conferenza stampa di Bruno Trocini. Il gruppo è in buone condizioni generali e, come di consueto, il tecnico sarà chiamato a redigere una lista dei convocati in cui diversi calciatori resteranno fuori dalla lista.
Nulla di nuovo rispetto a ciò che è accaduto nelle ultime settimane. La Reggina a Siracusa scenderà in campo con una formazione che, con buona probabilità, sarà la stessa vista a Vibo. il 4-3-3 ha trovato nel centrocampo con Barillà, Mungo e Porcino il perfetto punto di equilibrio.
Tre calciatori esperti, con grande esperienza in categorie superiori che riescono con l’esperienza a dettare bene i tempi di gioco e a garantire imprevedibilità. Ad esempio con gli inserimenti di Barillà o con le sovrapposizioni di Porcino che, in qualche caso, diventa attaccante con Perri che torna mezzala.
Con il passare delle giornate, inoltre, si è consolidata l’anima “reggina” della squadra, divenuta predominante anche nell’undici base. Quatto reggini di nascita (Girasole, Barillà, Porcino e Provazza), uno acquisito (Adejo) e un prodotto del settore giovanile amaranto (Perri) sono diventati elementi fondamentali anche a livello tecnico, oltre che per il loro legame alla maglia.
Si giocherà in un ambiente molto caldo, difficoltà aggiuntiva rispetto a Vibo dove si era in uno stadio più piccolo e con una foltissima rappresentanza di tifosi amaranto a far sentire l’aria di casa. A Siracusa si è consapevoli che, in caso di vittoria, gli azzurri sarebbero andrebbero in pole position tra le squadre di D per un eventuale ripescaggio.
La sfida del De Simone di domani avrà inizio alle ore 16. L'arbitro designato è Gerardo Simone Caruso di Viterbo, con assistenti Matteo Franzoni di Lovere e Simone Piomoboni di Città di Castello.

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