Reggio

Venerdì 22 Novembre 2024

La Reggina si tuffa nel futuro. Si parte dalla conferma o meno di Bonanno, Pellegrino e Trocini

Il triplice fischio finale di Siracusa-Reggina è stato quasi un immediato tuffo nel futuro amaranto. A conclusione di una stagione in cui il presente, inteso come calcio giocato, ad un certo punto è diventato quasi un dettaglio. Da quando, infatti, è evaporata la possibilità di lottare per il primo posto, l’attenzione generale è stata catalizzata soprattutto da temi come il Sant’Agata, il marchio e la denominazione. Aspetti che resteranno attuali nelle prossime settimane, ma che dovranno correre parallelamente ad una questione che presto diventerà prioritaria ossia il campo e la programmazione della prossima stagione. L’obiettivo è chiaro: gettare le basi per vincere il campionato di Serie D. Aver perso la finale playoff rende remota l’ipotesi di un ripescaggio, ragion per cui ci si può da subito focalizzare sulla prospettiva di ragionare sulla programmazione per agguantare il primo posto in quarta serie. Si partirà inevitabilmente dalle riflessioni sull’ultima annata. Far passare qualche giorno prima delle prossime decisioni aiuterà a trarre conclusioni che non siano condizionate dall’umore di un campionato appena finito. La Reggina non ha vinto il campionato. Un’evidenza che non può soddisfare, ma che diventa più facile da digerire partendo dai numeri del Trapani. Con il ruolino di marcia dei granata sarebbe stato impossibile tenere il passo per una squadra che si è iscritta al campionato l’11 settembre ed ha avuto poca possibilità di scelta per i giocatori che hanno formato la rosa. Sono già trapelate informazioni relative al fatto che presto ci saranno gli incontri che definiranno le posizioni degli uomini cardine del progetto tecnico. Tuttavia, è ipotizzabile che le prime comunicazioni ufficiali arrivino tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Anche a stagione in corso è stato detto che alla fine dell’annata calcistica sarebbero state valutate le posizioni del direttore dell’area tecnica Giuseppe Bonanno, del direttore sportivo Maurizio Pellegrino e dell’allenatore Bruno Trocini. Solo dopo si potrà capire quale sarà l’orientamento nella costruzione della rosa. Certo è che azzerare tutto il progetto significherebbe ripartire da capo e non beneficiare del vantaggio che si avrebbe nel ripartire da una squadra che ha viaggiato alla media di oltre 2 punti a partite nelle ultime dieci giornate, ha vinto a Vibo nel primo turno playoff e ha rischiato di farlo a Siracusa. Un gruppo che è riuscito a migliorare il proprio rendimento quando probabilmente ha smaltito il gap con gli altri derivante da una preparazione precampionato non svolta, ha acquisito il giusto amalgama e valorizzato i rinforzi arrivati a gennaio. Una base che andrebbe comunque potenziata con calciatori di primo livello (soprattutto in attacco) che creino un solco tra gli amaranto e tutte le concorrenti della prossima stagione. Saranno le prime scelte a capire se nel futuro tecnico della Reggina c’è la strada della continuità o se invece si vuole cambiare rotta. L’unica certezza è che la società pare avere tutta l’intenzione di puntare con decisione alla vittoria del campionato.

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