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Reggina, è il giorno... del marchio

La Fenice di Ballarino appare favorita sulle opzioni del Comune e di Bandecchi

Il giorno dell’asta per il marchio della Reggina è arrivato. Una scadenza che, già da tempo, i tifosi amaranto avevano cerchiato sul calendario, consapevoli che avrebbe rappresentato la data in cui potevano conoscere il destino di ciò che racchiude la storia e l’identità dell’ultracentenaria storia amaranto. Oggi alle ore 12 al Cedir è prevista la gara tra tutti coloro i quali hanno presentato un’offerta valida entro la data di ieri. Il requisito minimo era proporre una cifra di almeno 100.000 euro, in attesa dell’asta di oggi per acquisire i beni della Reggina 1914 (oggi in liquidazione giudiziale) messi in vendita, tra cui c’è anche il portafogli marchi. Il minimo rialzo sarà di 2500 euro. Ad oggi restano tre le offerte note. Quella di Stefano Bandecchi, che ha già fatto sapere che non procederà al rialzo rispetto all’offerta fatta dopo la scelta del Comune di Reggio Calabria di partecipare all’asta.
È noto che l’istituzione cittadina avrà margini di manovra che devono tenere conto degli equilibri di bilancio. Chi, invece, ad oggi appare favorita nella corsa è La Fenice Amaranto. La società del patron Nino Ballarino è determinata ad accoppiare il marchio della Reggina al proprio titolo sportivo e dovrebbe farlo anche con determinazione e volontà di investire nell’asta. Chiaro è che se invece dovesse spuntarla il Comune, diventerebbe la candidata principale ad aver il marchio in seguito a bando. Salvo sorprese, le strade sembrano portare tutte verso la squadra che ha rappresentato la città nell’ultima stagione. Sarà una giornata che i tifosi vivranno con attesa di sapere come si evolveranno le cose.
Nei giorni scorsi la Curva Sud ha diffuso un comunicato con cui ha annunciato la presenza di una delegazione al Cedir in mattinata. Nel pomeriggio, invece, è prevista una manifestazione a Piazza Duomo. L'appuntamento è fissato per le 18.30. La parte organizzata del tifo amaranto ha chiamato a raccolta quanti abbiano a cuore le sorti della Reggina. «Scendidamo in piazza – hanno scritto – per manifestare con un solo grido: orgogliosi di essere reggini... con una fede soltanto».
E per molti versi questo 29 maggio, a meno di un anno dalla mancata iscrizione della Reggina 1914, rischia di essere quella della vera ripartenza del calcio a Reggio. Dopo una stagione in cui, La Fenice Amaranto, ha rappresentato la città e adesso si aspetta di capire se sarà proprio la società a entrare in possesso del marchio. Sarebbe la chiusura del cerchio che porterebbe tutta la tifoseria a riconoscersi in una squadra che non pochi hanno seguito senza lo stesso trasporto che avrebbero avuto vedendo la Reggina in campo. Un orizzonte di questo tipo, di fatto, aprirebbe definitivamente lo spazio alla programmazione calcistica. Ieri intanto il club amaranto, tramite i propri canali social, si é congratulata con Domenico Girasole. Il difensore centrale ha conseguito la laurea in Scienze Motorie.

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