Si è entrati nel weekend della settimana che, di fatto, ha visto iniziare la ricostruzione della Reggina. Tassello dopo tassello, la società (che non ci sarà più bisogno di chiamare La Fenice Amaranto) sta ricostruendo il puzzle amaranto. E se il marchio poteva essere qualcosa di vitale importanza per questioni strettamente legate all’identità, la disponibilità del centro sportivo Sant’Agata è sicuramente un’altra necessità stringente. Il club, già nel mese di gennaio (dopo lo stop della prima concessione provvisoria), ha appurato che ogni giorno di lontananza dalla struttura rischia di rappresentare una criticità aggiuntiva da dover affrontare nel momento in cui si dovesse rientrare. In questo momento si stanno vivendo i tempi tecnici legati alla procedura.
Sulla struttura di via delle Industrie, come è noto, la società amaranto è stata l’unica a presentare alla Città Metropolitana di Reggio Calabria una manifestazione d’interesse con un progetto di valorizzazione da affiancare ad una gestione a lungo termine. Si è adesso in una fase in cui si attende che la commissione di valutazione trasmetta al sindaco Falcomatà la propria relazione sul progetto, per poi avviarsi verso un altro passaggio. Quello da cui si capirà se si procederà a bando, su cui il club avrebbe una priorità come presentante del progetto, o se invece, come è stato ipotizzato, ci saranno i margini per un’assegnazione diretta.
Compatibilmente con le tempistiche necessarie alle procedure di verifica del progetto, la Reggina si augura di poter fare ritorno al più presto al centro sportivo Sant’Agata. L’obiettivo potrebbe essere quello di lavorare da subito sui campi, affinché si possa usufruire della struttura a trecentosessanta gradi senza doversi spostare costantemente durante l’anno alla ricerca di superfici di gioco idonee ad ospitare gli allenamenti.
La settimana prossima si entrerà nel vivo della programmazione. Il crono-programma è chiaro: prima la definizione dell’organigramma (con eventuali cambiamenti), poi il nome dell’allenatore. Per entrambe le situazioni sono previsti colloqui a partire dalla prossima settimana, sebbene qualche “pour parler” possa esserci già stato. Solo dopo verosimilmente si entrerà nelle scelte tecniche e nella definizione delle strategie legate al calciomercato.
Questa, invece, resterà la settimana del ritorno del marchio dopo l’acquisizione dei beni della Reggina 1914 in liquidazione giudiziale. A tal proposito ieri la società, con un comunicato ufficiale, ha voluto ringraziare il Tribunale di Reggio Calabria “per l'estrema cura della conduzione di una procedura complessa”.
«Il club - si è letto nella comunicazione - ringrazia la presidente del Tribunale di Reggio Calabria, dottoressa Mariagrazia Arena, il Presidente della prima sezione Civile, Giuseppe Campagna e gli organi della procedura, G.D. dott. Stefano Cantone e i curatori, avv. Vanessa Russo e dott. Marcello Febert per aver operato in tempi record, permettendo alla società e alla Città di riappropriarsi della Storia ultracentenaria della Reggina e garantendo un introito importante per i creditori per il quale siamo orgogliosi di aver potuto contribuire».
La Reggina adesso punta il “Sant’Agata”
L’obiettivo è lavorare da subito sui campi senza migrazioni per gli allenamenti
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