Il marchio Reggina è tornato a casa, all’orizzonte c’è l’ambizione di una stagione di vertice in Serie D e anche la possibilità di parlare solo di calcio. Lo si può definire un brodino, ma per il momento (fino alla fine del prossimo campionato s’intende) è meglio di niente. Saranno eventualmente i risultati sul campo a trascinare la passione dei tifosi, ferita dalle difficili fasi vissute. Si sta però avvicinando il momento in cui si avrà una cartina di tornasole assai attendibile di quello che è lo stato d’animo della piazza: infatti si sta già lavorando alla nuova campagna abbonamenti. Non è ancora noto se la presentazione arriverà nei giorni successivi alla presentazione di Rosario Pergolizzi (inizio luglio?) o se invece si preferirà aspettare qualche colpo di mercato prima di chiedere ai tifosi di rinnovare la fiducia al nuovo corso amaranto.
Erano stati oltre 3.000 nella passata stagione, un dato che non è molto lontano da quello che è stato lo zoccolo duro di sostenitori che si è sempre fidelizzato con la società amaranto. Il riferimento è a quel numero di tifosi che, anche nelle stagioni meno ambiziose e buie, ha scelto di sostenere la squadra allo stadio. Non è facile misurare un dato intangibile come il reale umore della piazza. Si vive di sensazioni e oggi quelle che emergono in maniera più evidente lasciano intendere che nella tifoseria ci sia una sorta di fiducia condizionata a ciò che accadrà quest’anno.
Reggio Calabria si aspetta di vincere questo campionato ed è pronta a spingere nel momento in cui noterà che si saranno create tutte le condizioni per farlo. Un obiettivo che naturalmente è anche della società, che in questa fase continua a patire gli effetti di una situazione generale ancora non stabilizzata nella sua interezza.
Il problema numero uno, adesso, si chiama Sant’Agata. Non c’è ancora alcun tipo di ufficialità in riferimento ad un’eventuale proroga della concessione semestrale di una parte della struttura che era stata ottenuta a gennaio. Tutto lascia intendere che sia interesse di tutti andare in questa direzione, considerato che la Reggina risolverebbe subito i problemi logistici legati al ritiro e la Città Metropolitana, dandolo immediatamente in gestione, avrebbe una strada per delegare la manutenzione di una struttura così importante. Si attende adesso di capire quale sarà la strada individuata in base alle norme esistenti. Va detto che, a fine 2023, la concessione semestrale arrivò tramite un bando di selezione creato con l’obiettivo di individuare una società che potesse garantire un utilizzo ottimale per la parte di struttura messa a disposizione. Difficile immaginare, già allora, una candidata più autorevole della Reggina. Il club sarebbe pronto a intervenire subito su uno dei campi. Per avere un terreno di gioco in condizioni idonee a ospitare la preparazione pre-campionato sarà necessario avere il centro sportivo il prima possibile in vista del raduno.
Le altre soluzioni, ossia il ritiro in altura, restano di riserva perché le combinazioni logistiche disponibili, seppur a temperature migliori di quelle che si avrebbero a Reggio, non sarebbero ottimali. La breve concessione che arriverebbe ora resta totalmente svincolata dall’eventuale bando per la gestione a lungo termine. Va detto che, qualora dovesse arrivare un bando di quel tipo nelle prossime settimane, sarà basato sul progetto di valorizzazione presentato dal club con una società specializzata e il sodalizio amaranto e la Reggina avrebbe un diritto di prelazione.
Tra abbonamenti e Sant’Agata. La Reggina lavora su più fronti
Il via alla campagna di fidelizzazione ai primi di luglio Deve essere risolta la “grana” centro sportivo per il ritiro
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