Non è ancora il momento di farne un dramma, ma la Reggina si affaccia alla seconda settimana di luglio un po’ più indietro di quanto ci si sarebbe aspettato. Non tanto perché manchi il tempo per costruire la squadra o per definire tutti gli aspetti logistico-organizzativi, quanto perché si confidava in un segnale che rappresentasse una netta linea di demarcazione tra chi rappresenta Reggio Calabria e il mondo dilettantistico dove, nei primi giorni della stagione tutto va più piano rispetto alle categorie professionistiche. Un solo acquisto annunciato (Bruno Barranco), data del raduno e sede del ritiro non ancora comunicati (si attende il Sant’Agata) e tanti aspetti che ad oggi raccontano che forse non si è concretizzato alcun “effetto Reggina” sul campionato.
Nessuno negli anni passati è mai partito battuto, ma è chiaro che oggi la percezione generale del ruolo del club amaranto nel prossimo torneo sia distante da quello che negli anni passati hanno avuto altre formazioni blasonate che sono ripartite dalla D e hanno stradominato il torneo. Anche perché, come già evidenziato, sarà questo il vero anno della ripartenza per gli amaranto.
Sarà comunque il campo a parlare e c’è ancora il tempo per accelerare. Questa seconda settimana di luglio ha l’aria di poter essere quella giusta per cambiare marcia. A partire dall’occasione di trasformare il discutibile silenzio di queste settimane (accettabile solo per formazioni dilettantistiche e la Reggina dovrebbe volerlo essere il meno possibile) in un’apertura comunicativa verso la tifoseria in occasione della conferenza stampa di presentazione del tecnico Pergolizzi.
Proprio da oggi, tra l’altro, si apre la campagna abbonamenti riservata agli oltre 3.000 abbonati della passata stagione. Una scelta che punta probabilmente sul senso di appartenenza, ma che sembra andare in controtendenza rispetto a certe logiche. Si poteva sfruttare l’intera campagna acquisti (ipotizzando che sia destinata ad essere importante) come leva per alzare un po’ il morale di una piazza che deve ancora assorbire la delusione di dieci mesi in cui ha perso la B ed ha visto solo un quarto posto in Serie D.
Il quadro del “percepito” rischia di non far passare anche i messaggi migliori provenienti dall’ambiente amaranto In primis la presenza di una squadra che ha uno zoccolo duro di alto livello e i prossimi acquisti destinati ad aumentare la forza della rosa. Dopo Barranco, si attendono gli annunci di under importante come Malara e di un calciatore di categoria superiore come Laaribi. Si allontana, invece, Forgione per il centrocampo, la cui scelta sembra essere quella di restare in Abruzzo. In amaranto sta invece arrivando il difensore centrale Bonacchi, che ha vinto il campionato a Campobasso con Pergolizzi ed è ormai solo questione di dettagli. In attesa del quadro definitivo sul mercato, l’orizzonte che si intravede è quello che si stia costruendo una squadra forte, ma che per diventare fortissima ha necessità di ancora di diversi calciatori importanti. Anche perché non bisogna dimenticare che conta solo vincere il campionato.
La Reggina stenta a prendere forma e la scalata passa dai rinforzi giusti
Unico colpo l’attaccante Barranco, ai dettagli l’under Malara e l’esperto Laaribi. In arrivo il difensore centrale Bonacchi
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