Pergolizzi è tornato a parlare alla stampa. Il tecnico ha incontrato i giornalisti al centro sportivo al termine della prima settimana di ritiro: «Stiamo lavorando bene e il percorso è positivo. I ragazzi si sono presentati al Sant’Agata già preparati dal punto di vista fisico. La nostra è una squadra con una ossatura significativa, ma stiamo cercando di rinforzarla inserendo diversi giovani e alcuni over. Strada facendo poi valuteremo quali saranno le nostre esigenze». Sul mercato in uscita ha aggiunto: «Non intendiamo mandare via nessuno, tranne che qualche calciatore non ci dica di volere cambiare aria». L’allenatore si aspetta ancora due-tre colpi per irrobustire l’organico: «Mancano ancora un centrocampista e un attaccante e cercheremo di acquistarli. Per quanto riguarda lo schieramento tattico, non mi sono mai posto il problema. Credo che l’allenatore debba sfruttare le caratteristiche dei calciatori». Sulla definizione di sergente di ferro si è così espresso: «Mi ritengo una persona normalissima, anche se ci sono dei ruoli che vanno rispettati. Mi piacciono le regole ed ho chiesto al gruppo di fare sacrifici per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati. Siamo in una piazza importante che merita di tornare in una categoria consona al blasone della città». Passaggio su Barranco: «È un attaccante che ha sempre segnato. Anche lui avrà bisogno di tempo per entrare in forma. Il campionato è ancora lontano e l’obiettivo è farsi trovare pronti in vista della prima giornata». In giro c’è un po’ di scetticismo che si può superare attraverso i risultati: «Il nostro compito è riportare la gente allo stadio attraverso le prestazioni, i comportamenti e il senso di appartenenza. Al Sant’Agata lavoriamo quotidianamente con l’intento di riaccendere l’entusiasmo. I tifosi della Curva saranno presenti sia nelle gare casalinghe che in quelle esterne». Pergolizzi, reduce dalla promozione sulla panchina del Campobasso, vuole imporsi anche in riva allo Stretto. Il percorso non sarà semplice alla luce anche dalla presenza del Siracusa che, sulla carta, sta prendendo elementi di spessore. Al momento si profila un duello con gli aretusei, anche se la Nissa potrebbe recitare il ruolo del terzo incomodo.