Qualità, duttilità, fortissimo senso di appartenenza. Toti Porcino, classe 1995, ha le caratteristiche giuste per essere uno dei fulcri della Reggina di Rosario Pergolizzi. Una squadra che ha l’obbligo di vincere il campionato e nessuno può saperlo meglio di uno che come il mancino amaranto è nato a Reggio Calabria ed è cresciuto calcisticamente con la maglia amaranto. La prima chiave per fare bene è avere contezza della difficoltà, a partire da un avvio di calendario che non sarà dei più facili. Nelle prime sei giornate sulla strada degli amaranto ci saranno subito altre due favorite: la Scafatese al Granillo alla seconda e il Siracusa alla sesta in Sicilia. «Sarà - ha ammesso Porcino - un campionato difficile. Partiamo anche con degli scontri diretti sulla carta, ma non dobbiamo pensare che le altre sfide potranno essere semplici. Sappiamo, inoltre, che che per vincere il torneo occorre vincere tante partite e ci serve fare un punto più della seconda». Un invito neanche troppo velato , dunque, a non sottovalutare nessuno, considerato che quando si gioca per il primo posto la classifica è da costruire gara dopo gara. Una buona parte di ritiro è ormai alle spalle, la Reggina sta affrontando carichi di lavoro importanti che torneranno utili durante la stagione. La brillantezza nei test precampionato contro altre formazioni non può però essere quella migliore ed in alcuni frangenti lo si è notato. «In questa fase - ha ammesso Porcino - stiamo caricando tanto. Sono praticamente venti giorni che siamo impegnati in doppie sedute quotidiane. Il mister ci sta dando la sua idea di gioco e noi cerchiamo di applicarla in campo. Stiamo costruendo un grande gruppo e saremo pronti per l’inizio della stagione». Su Pergolizzi, allenatore che ha già vinto due volte la D, le parole del calciatore amaranto sono eloquenti: «È un martello, ci fa lavorare tantissimo e speriamo ci dia una mano a vincere questo campionato». Nei primi schieramenti del precampionato Porcino è stato schierato sia come quinto di centrocampo a sinistra che come mezzala sinistra, sempre nel 3-5-2. Nella scorsa stagione ha anche fatto l’attaccante esterno, a testimonianza di una capacità di occupare più ruoli. Soprattutto in una categoria dove lui, abituato a giocare in serie superiori, può spostare gli equilibri. «Questa - ha evidenziato - è stata la fortuna della mia carriera. Dove il mister vuole, gioco». E sull’ultimo arrivato, il giovane classe 2006 Forciniti: «Un bravo ragazzo che si sta mettendo a disposizione. Deve ascoltare noi grandi e farà benissimo quest’anno». Ieri la squadra si è allenata al pomeriggio; oggi, invece, è prevista una doppia seduta. Sarà l’ultima fatica prima di quattro giorni di pausa a cavallo di Ferragosto. La ripresa è prevista per sabato alle 17.30. Domenica 18, allo stesso orario, si torna in campo per un allenamento congiunto con il Melito.