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La Reggina accelera, tre test per misurare i progressi

Al centro sportivo “Sant’Agata” domani gli amaranto affronteranno il Melito, giovedì la Palmese e domenica l’Ardore. Il modulo da cui si partirà è il 3-5-2, ma la squadra dovrà sapersi adattare a qualsiasi situazione

La Reggina di Rosario Pergolizzi é pronta a spingere nuovamente sull’acceleratore dopo i quattro giorni di riposo a cavallo di ferragosto.
Ieri pomeriggio la squadra è tornata ad allenarsi con una singola sessione che ha fatto da apripista a otto giorni molto importanti per la preparazione della prossima stagione.
La squadra avrà praticamente solo due mezze giornate libere: martedì e venerdì pomeriggio.

Oggi si parte con una doppia seduta, ma da domani sono in programma tre test al centro sportivo Sant’Agata sempre alle 17.30 . Si parte con il Melito, giovedì arriva la Palmese e domenica l’Ardore.
Allenamenti congiunti in cui probabilmente il tecnico Pergolizzi vuole iniziare ad avere risposte anche sul piano tecnico-tattico. Le cercava soprattutto fisiche nei precedenti incontri, ma adesso l’inizio della stagione comincia ad essere vicino.

Alcuni principi sono stati chiari fin da subito, come la voglia di tenere la difesa alta e l’intenzione di giocare solo in verticale quando c’è la possibilità. Lo stesso si può dire per il modulo tattico, considerato che quasi sempre fino ad ora è stato provato il 3-5-2 o comunque delle piccole varianti.

Una scelta che, almeno nelle dichiarazioni, non è stata battezzata come unica e definitiva. Tuttavia, l’orizzonte più chiaro viene indicato dalla rosa. L’organico ha al momento ben undici calciatori tra difensori centrali e terzini (che possono giocare da quinti), numeri che lasciano intendere come la difesa a tre (e a cinque in fase difensiva) sia molto più di un’idea.
Potrebbe partire Parodi, ma si può ritenere che arrivi qualche altro giovane che può giocare nelle zone difensive.

Una traccia che porterà a schierare almeno un under nel trio difensivo. In questo precampionato Pergolizzi ha provato soprattutto il classe 2005 Cham come “braccetto” sinistro, ma in qualche occasione è toccato anche al coetaneo Mariano sul lato opposto.
Con un filo di ironia si può dire che, dopo identità storica e denominazione, la Reggina stia per riabbracciare quell’assetto tattico che storicamente le ha permesso di conquistare grandi risultati. Lo ha usato Mimmo Toscano per dominare la Serie C 2019-2020, ma è il marchio di fabbrica di uno che a Reggio ha fatto la storia come Walter Mazzarri e lo ha adottato spesso anche Franco Colomba negli anni d’oro.

Un modulo che, soprattutto nelle interpretazioni moderne, ha un po’ lasciato l’immagine prevalentemente difensiva che gli si attribuiva un tempo. Uno stereotipo che, in realtà, Reggina spettacolari come quelle di Mazzarri (con Bianchi e Amoruso) o dominanti come quella di Toscano avevano messo ampiamente in discussione.

Non ci sono però dogmi da rispettare. La categoria in cui militerà quella di Pergolizzi e i tanti calciatori versatili assicureranno grande flessibilità tattica. Anche perché la Reggina ha mezzi per imporsi ed adattarsi a qualsiasi situazione ed avversario.

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