Reggio

Venerdì 22 Novembre 2024

La Reggina deve rinunciare a Porcino, Malara pronto a sostituirlo

«Distrazione muscolare al bicipite femorale della gamba sinistra». Il bollettino medico sulle condizioni di Toti Porcino conferma che l’esterno della Reggina deve fare i conti con un problema muscolare. Una circostanza che rende difficile un suo impiego nella gara di domenica contro il Ragusa. Quella amaranto è una rosa lunga, con tante alternative e la logica impone di usare la massima prudenza quando c’è da fare i conti con la necessità di recuperare un calciatore fino alla migliore condizione. Tuttavia, non è da sottovalutare il fatto che Porcino sia un calciatore praticamente unico. Oltre a qualità ed esperienza, ciò che lo contraddistingue é la capacità di interpretare il ruolo di quinto a sinistra in un modo che lo rende quasi un attaccante aggiunto. Non a caso la Reggina nelle prime gare ufficiali ha puntato molto sulle verticalizzazioni per i suoi attacchi alla profondità. Uno schema che, almeno con quel tipo di interpretazione del ruolo, non potrà essere riproposto in toto e che apre alla possibilità che Pergolizzi prenda in esame un ventaglio di soluzioni per ridisegnare la Reggina. La prima ipotesi è che si continui con il 3-5-2. L’alternativa naturale a Porcino è Riccardo Malara. Il calciatore garantisce anche il beneficio di essere under (è un 2005) e dunque di poter liberare una casella over in difesa. L’anno scorso a Vibo è stato protagonista di un ottimo campionato, ma ha giocato prevalentemente da quarto a sinistra. A quattro dietro si è messa anche la Reggina anche nel momento in cui Porcino ha dovuto lasciare il campo a Sant’Agata. L’ingresso di Urso al posto di Porcino, ha portato Pergolizzi a passare dal 3-5-2 al 4-3-1-2. L’ex Cavese si è posizionato davanti alla difesa e nel centrocampo a rombo Barillà si è spostato dietro le punte. Una scelta che porterebbe a perdere la spinta di Porcino sulle fasce, ma assicura un diversivo offensivo grazie alla capacità di inserimento del capitano. Una posizione simile a quella che l’anno scorso l’ha portato ad andare in doppia cifra pur giocando da centrocampista. Lo stesso Urso è un elemento che, se dovesse trovare la migliore condizione, può diventare il regista di una squadra che in qualche circostanza è sembrata pagare l’assenza di un calciatore in grado di distribuire il gioco. Non è il suo ruolo naturale forse, ma l’ha fatto in passato e ha la qualità per farlo. Il suo impiego non toglierebbe a Ba la possibilità di continuare a far valere da una posizione più decentrata la buona qualità nei passaggi alla media e lunga distanza. Per domenica resta difficile anche il recupero di Dall’Oglio.

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