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Reggina, con l’Acireale si gioca il 16

È ufficiale: il recupero del secondo tempo di Reggina-Acireale si giocherà mercoledì 16 ottobre alle ore 15. Tre giorni dopo il prossimo impegno che gli amaranto avranno sul campo della corazzata Siracusa. Questo significa che la squadra di Pergolizzi si gioca non tutto, ma molto nella prossima settimana. Uscire bene da queste due sfide può essere l’occasione per dare un nuovo e positivo impulso ad una stagione dove l’ottimismo si sta già diradando. In caso contrario si proseguirebbe nel percorso con una zavorra di diffidenza di cui diventerebbe difficile liberarsi, anche se si sarebbe solo alla sesta giornata. La storia della Serie D dice che l’andamento delle prime, spesso e volentieri, non lascia margini di rimonta a chi resta indietro nella prima parte di campionato. Il dato certo è che adesso la palla passa alla squadra e al tecnico. Toccherà a loro centrare tutto quello di cui l’ambiente avrebbe bisogno per trovare quella serenità che non c’è mai stata al 100% nelle ultime due stagioni: i risultati che ci si aspettano da chi punta stare al primo posto.
Oggi più che mai è essenziale pensare ad una partita alla volta, come amano dire gli allenatori. Tuttavia, all’orizzonte ci sono due banchi di prova che aiuteranno a capire di che pasta è fatta questa squadra. Al De Simone si affronta una squadra fortissima, con un attacco stellare. Un aspetto quest’ultimo che potrebbe mal conciliarsi, per i colori amaranto, con una fase difensiva in alcune occasioni apparsa distratta, poco reattiva e disordinata in alcuni frangenti. O si eleva il livello delle prestazioni o contro gli azzurri saranno guai. Riproporsi in campo lunghi, come si è visto nella fase finale del primo tempo con l’Acireale, esporrebbe a rischi concreti. Farsi schiacciare, invece, creerebbe i presupposti affinché gli uomini d’area di rigore del Siracusa trovino i presupposti per far male Paradossalmente potrebbe, invece, diventare più facile trovare spazi davanti, con una prima linea amaranto che ha già dimostrato di avere interpreti in grado di centrare la porta. Servirà una prova intelligente ed equilibrata a livello tattico. Aspetti che lasciano intendere come, al di là del modulo, sarà l’applicazione dei principi di gioco a fare la differenza per la Reggina. Una squadra che ha uomini per proporre più schemi tattici, ma che fino ad ora è mancata in alcune fasi in cui serviva una maggiore identità. A questo punto della stagione ci si aspettava che il livello delle prestazioni della Reggina fosse ad un livello più alto, ma c’è ancora il tempo - non troppo a dire il vero – per cambiare passo.
La squadra, che anche oggi si allenerà in mattinata, potrebbe ancora fare a meno di Porcino per la prossima sfida di campionato. Questo apre la strada ad una possibile conferma della difesa a quattro, probabilmente ancora con Barillà alle spalle delle punte. Con l’Acireale, invece, si giocherà un’altra partita. Si dovrà attaccare dal primo minuto per recuperare la partita, nonostante l’inferiorità numerica. In quell’occasione si vedrà un altro atteggiamento tattico ed altri uomini, considerata la possibilità di rivoluzionare la formazione che era in campo al 45’.

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