Vigilia di Akragas-Reggina con gli amaranto che puntano al poker di vittorie consecutive. Ad Agrigento si gioca anche contro la tradizione, perché nella storia non c’è mai stata una vittoria in trasferta nei confronti in Sicilia. Negli undici precedenti , con il primo nel 1960 e avvenuti prevalentemente in Serie C, ci sono nove vittorie siciliane e due pareggi. L’Akragas è una vera e propria bestia nera. Al di là del passato, la Reggina sa di giocare soprattutto contro sé stessa. La bilancia dei valori tecnici pende nettamente dalla parte del gruppo di Pergolizzi. Occorrerà evitare errori e soprattutto avere la maturità di gestire i momenti. I calcio piazzati. La squadra amaranto si è presa tanti elogi per le prestazioni delle ultime due gare. Sono piaciuti molto il gioco fluido, la scelta di non togliere mai il piede dell’acceleratore e chiudere le partite segnando più gol. Quello che però è passata sotto traccia è stata la maturità con cui sono stati gestiti i momenti delle singole partite. Prova ne sia il fatto che tutte e tre le ultime vittorie sono state contraddistinte da un particolare: tutte le gare sono state sbloccate sfruttando un calcio piazzato. Era successo con il Licata con la punizione di Dall’Oglio, con la palla deviata dalla barriera prima di insaccarsi. La cosa si era ripetuta ad Enna con Curiale, bravissimo a colpire di testa su un perfetto calcio piazzato battuto da Urso e poi anche con il Paternò Cham aveva sfruttato una palla nata da un corner per fare 1-0. Tempi e atteggiamento. Circostanze che raccontano la necessità di avere pazienza e aspettare il momento opportuno per colpire avversari che, ragionevolmente, punteranno su una partita difensiva. La lettura della gara, aspetto su cui la squadra di Pergolizzi è sembrata crescere molto, sarà decisiva. Lo stesso match con l’Acireale aveva dimostrato quanto sia fondamentale non esporsi alle ripartenze avversarie, considerato che un gol preso può diventare un ostacolo complicato da superare. Anche quando la superiorità è evidente, perché la Serie D è un campionato in cui i secondi tempi sono una dimensione in cui è difficile trovare ritmo considerate le tante interruzioni che spesso si vedono. Ad Agrigento dovrà dunque esserci una Reggina pronta mentalmente, considerato che lo spartito tattico ha principi ormai chiari e apparentemente efficaci. Le ultime. Oggi arriveranno i convocati. Nella lista dovrebbe tornare Giuliodori (in foto), che ha smaltito il problema che lo aveva tenuto fuori dalla gara di Siracusa in poi. Ci sarà dunque un candidato in più per la posizione di terzino destro, dopo che nelle ultime gare era stato utilizzato Bonacchi anche per l’assenza di Vesprini (che sarà ancora fuori per infortunio). L’ex Campobasso potrebbe anche tornare al centro. L’eventuale impiego dell’argentino non sarebbe però una necessità legata agli under, poiché va verso la conferma in porta il coetaneo Lazar (2004). Certamente si tratterebbe di un calciatore con maggiore attitudine alla spinta partendo dalla fascia difensiva. Sempre out Rosseti che, pur essendo tornato in gruppo dopo diversi mesi, dovrà lavorare ancora qualche settimana prima di essere in linea con gli altri sul piano della condizione.