Reggio

Martedì 05 Novembre 2024

La Reggina è chiamata subito a voltare pagina

Puntare a vincere il campionato e non andare oltre il pareggio sul campo dell’ultima in classifica lascia inevitabilmente degli strascichi. Il passo falso con l’Akragas ha aperto una settimana in cui inevitabilmente tornano a sollevarsi dubbi su scelte, qualità dell’organico e mosse tattiche dell’allenatore. L’unico metodo per spegnere le voci è tornare a fare risultato, dopo le opportune riflessioni e ricerche di soluzioni. Ripartendo da quelle tre vittorie consecutive che avevano anticipato la trasferta siciliana, provando a fare tesoro di alcune evidenze che sono estraibili dalla prestazione dell’Esseneto. Se una squadra come la Reggina, a livello tecnico nettamente superiore ad almeno quindici-sedici del girone I, non vince è perché è stata superata su altri aspetti da avversari di caratura inferiore. Ad Agrigento ad esempio gli amaranto sono sembrati impreparati all’approccio veemente dei padroni di casa. Nessuno ammetterà mai che, anche a livello inconscio, si è forse sottovalutato l’impegno, ma di certo ci si aspettava una squadra amaranto che aggredisse la partita dal punto di vista mentale da subito. Invece si è vista una Reggina incapace di arrivare per prima sulle seconde palle, a tratti tramortita dell’esuberanza dell’Akragas. Senza le parate decisive di Lazar quella mezz’ora iniziale sarebbe potuta costare assai cara. E chi gioca per vincere non se lo può permettere. Passata la sfuriata iniziale dell’Akragas, si confidava si potessero trovare delle soluzioni che aggirassero il problema della marcatura quasi a uomo su Salandria per un’ora di gioco. Una circostanza che ha costretto la Reggina a lanci lunghi poco efficaci e l’unica variante è diventata il movimento ad abbassarsi e ricevere palla di Barillà. Lo stesso Salandria, tre settimane fa, era una soluzione per una squadra che cercava equilibrio, dinamismo e geometrie in mezzo al campo. La Reggina ha rosa ampia e Pergolizzi potrà rintracciare opzioni utili a superare impacci di questo tipo. Magari anche attingendo da quei calciatori che hanno trovato meno spazio. Domani alle ore 14.30 sono in programma i trentaduesimi di finale della Coppa Italia di Serie D. Al Granillo arriverà l’Acireale e l’obiettivo è ovviamente andare avanti nella competizione, anche perché il prevedibile turn over permetterà comunque di mettere in campo una formazione importante. La sfida più importante resta quella di domenica con il Sambiase, quando occorrerà tornare a fare bottino pieno per ritrovare il passo da squadra di vertice. Roman Lazar intanto ha ricevuto la convocazione dalla Nazionale Under 21 moldava. Si attende però di conoscere l’esito degli esami strumentali in seguito al problema muscolare accusato contro l’Akragas. Una questione che preoccupa la Reggina, considerato che le prestazioni del portiere under si stanno rivelando più che positive.

leggi l'articolo completo