La Reggina si è fermata di nuovo. I due pareggi contro l’Akragas e il Sambiase segnano una battuta d’arresto che pesa tanto in classifica. Erano le due gare da vincere per arrivare nel migliore dei modi allo scontro diretto di Vibo che, invece, rischia di essere una sfida da dentro o fuori. L’attuale +2 sugli amaranto è potenzialmente un +5 (in caso di vittoria nel recupero ad Acireale) che può trasformarsi in un +8 con un successo sulla squadra di Pergolizzi. Sono discorsi simili a quelli che si facevano prima della gara di Siracusa. In quel caso le conseguenze di quel ko furono annullate dalle tre vittorie consecutive e soprattutto dalle successive battute d’arresto dei siciliani e della Scafatese. Ad inizio stagione si era già detto che la rosa amaranto non aveva le qualità per stravincere il campionato. Potrebbe però ancora lottare per farlo se riuscisse ad aggiungere qualcosa sul piano dei contenuti. Ad esempio il coraggio. Quello che non si è percepito contro il Sambiase nel momento in cui, senza Lazar, si è scelto di schierare l’under in attacco e non in difesa. Il vero rischio si è rivelato tornare ad impiegare un ottimo giovane come Perri in una posizione di esterno che non è mai apparsa quella a lui più congeniale. Il rimpianto aumenta il gol degli avversari lo segni il calciatore che doveva essere controllato dall’over schierato in difesa, esattamente in quella posizione dove poteva esserci Mariano (2005). In compenso si sarebbe potuto avere un attacco più incisivo con tre over. Risulta chiaro che serva qualcosa di più da parte di tutti. Dalla guida tecnica che spesso finisce nel mirino dei tifosi, ma non solo. Ad esempio dalle individualità più importanti. Anche dalla società che al più presto dovrebbe mettere Pergolizzi nelle condizioni di avere una batteria di under non lo costringa ai salti mortali per sostituire un calciatore. Contro il Sambiase forse il tecnico ci ha anche messo del suo con la formazione iniziale, trovandosi a dover fare due cambi per inserire Renelus nel tridente a fine primo tempo. Così come ci sarebbe da dare alla squadra un centravanti fisico, considerata la situazione di Rajkovic, e forse anche di un altro esterno offensivo che sposti gli equilibri.