In casa Reggina è arrivato il giovedì che nessuno si aspettava: finisce l’era di Pergolizzi in panchina e si apre la strada al Trocini-bis. Risoluzione consensuale con il tecnico palermitano, costretto all’addio “per gravi motivi familiari”. Una scelta dal grande valore umano quella del tecnico palermitano, rafforzata anche dalla scelta di rinunciare a tutte le mensilità residue di un contratto biennale. Pergolizzi era nel mirino delle critiche della tifoseria e nello scontro diretto con la Vibonese si sarebbe giocato molto. Il destino ha scritto una storia diversa. «Ci ha comunicato – ha spiegato il direttore dell’area tecnica Pippo Bonanno in conferenza stampa – che era impossibilitato a proseguire il rapporto con la Reggina. A lui vanno i migliori auguri affinché la sua situazione familiare si ristabilisca al più presto». Al Razza la Reggina ci andrà con Bruno Trocini in panchina che parlando ai giornalisti ha mostrato grande entusiasmo. Il tecnico cosentino lo scorso anno ha raggiunto la finale playoff. La ripartenza sarà con una sfida che vale tantissimo. «Per me – ha ammesso Trocini – dopo l’annata complicata passata è stato molto facile accettare Reggio. Prima di tutto perché sono stato bene, poi perché mi era dispiaciuto molto non aver continuato un lavoro iniziato. Il campionato è aperto, la nostra è una squadra molto competitiva». L’unico modo per ridare totale serenità all’ambiente è collezionare risultati positivi e tenere la Reggina in corsa per il primo posto. «Ci sono – ha spiegato il tecnico – tutte le possibilità di giocarsela. Sono qui perché ci credo, però mi piacerebbe riuscire a trasformare questa ‘in voglia di fare in qualcosa di positivo ed importante per la squadra e per l’ambiente». Sono tante le motivazioni di Trocini, a partire dalla voglia di respirare l’entusiasmo di Reggio. «Quello – ha rivelato – che maggiormente mi ha fatto male è non essere riuscito a godere dell’entusiasmo di questa piazza che può farti vincere le partite da sola con la Curva che c’è. Non ce l’abbiamo fatta l’anno scorso, speriamo di riuscirci in questa stagione». Rispetto allo scorso anno il tecnico si ritroverà un gruppo rafforzato da tante grandi firme, ma anche tanti protagonisti che erano già a sua disposizione. «Parto – ha spiegato – da ciò che conosco. La squadra nella seconda parte dello scorso campionato aveva recepito alcune cose che punto a ritrovare». Alla Reggina delle prime undici giornate si è contestato il non aver trovato un undici base e i troppi cambiamenti. «Quando – ha chiarito Trocini – si ha una rosa di questo livello alcune rotazioni vengono naturali. Io comunque spero di cambiare il meno possibile, perché vorrà dire che le cose stanno andando bene». Inevitabile chiedersi il perché la Reggina, dopo non aver confermato Trocini a giugno, abbia scelto lui per sostituire Pergolizzi. «Si è pensato di cambiare – ha spiegato Bonanno – non per un motivo specifico, ma perché c’era stato qualche screzio risolvibilissimo». E adesso si riparte con Trocini.