L’inatteso rallentamento della Reggina con il Pompei è arrivato nel modo peggiore possibile per tempi, sviluppo ed effetti sulla classifica. La vittoria in casa della Vibonese aveva riacceso un pizzico di entusiasmo a Reggio. Sarebbe bastato ancora qualche risultato positivo affinché in città e dintorni si scatenasse quella spinta che Trocini ritiene possa diventare la marcia in più della Reggina. L’appuntamento è rinviato a data da destinarsi. Gli amaranto devono rimboccarsi le maniche e prendere atto che non si può non vincere una partita che si conduceva 2-0. Il compito del tecnico sarà indagare su ciò che è successo nella ripresa, con una squadra che ha perso l’autorevolezza della parte iniziale di gara. Un primo tempo in cui gli amaranto non avevano brillato, mantenendo però sempre il controllo del match e colpendo due volte con cinismo attraverso gli spunti di Ragusa. I tanti assenti non hanno permesso la rotazione dei centrocampisti con i cambi. Sostituzioni che magari avrebbero garantito il mantenimento di quell’intensità che ad un certo punto è sembrata mancare a livello di corsa. La Reggina non ha avuto la forza, una volta subito il 2-1 in modo episodico, di andare a chiudere la partita. E poi, quando sembrava che il peggio fosse passato, ha subito un gol a difesa quasi schierata con duelli individuali persi. Gli amaranto subiscono pochi gol, ma comunque troppi rispetto al numero reale di volte in cui gli avversari entrano in area. Particolare che dovrà inevitabilmente portare a nuove riflessioni e alla possibilità di provare anche altri interpreti. L’altra caratteristica negativa del passo falso con il Pompei sono le circostanze del campionato. Allontanarsi di due punti dalla vetta nel giorno in cui si gioca Scafatese-Siracusa pesa doppiamente perché gli aretusei si lasciano alle spalle una sfida complicata e ora avranno un calendario più agevole. Per la Reggina invece le cose si fanno più complicate con la trasferta sul campo del Nissa. Gli amaranto sono potenzialmente forti, hanno già dimostrato di poter battere tutti, ma preoccupano i passaggi a vuoto e la pressione che torna a salire. In questo momento la necessità è restare a contatto con il gruppo di testa e capire come - magari anche con il mercato - accelerare fino a lottare fino alla fine il primo posto. Da oggi si torna a lavorare con l’obiettivo di ritrovare i tre punti nel prossimo impegno di campionato . Recuperare qualche infortunato sarebbe fondamentale per potersi giocare - attraverso i cambi - la carta di una rosa molto importante, pur carente in alcuni aspetti. Se la quadratura sugli under sembra essere stata trovata, permane infatti la necessità di un attaccante che sappia fare gol vincendo i duelli fisici con gli avversari. Sul fronte indisponibili la situazione si profila comunque non rosea. Salandria dovrebbe tornare a disposizione per domenica e c'è qualche speranza per Cham. L’elenco degli indisponibili resta lungo, considerate le possibili assenze degli infortunati Lazar, Porcino, Barillá, Dall’Oglio e dello squalificato Forciniti (deve ancora scontare due giornate).