Tredici giornate di campionato sono abbastanza per analizzare i primi numeri significativi del campionato della Reggina. Quello più importante sono i quattro punti di ritardo dalla vetta e le tre squadre che sono davanti agli amaranto. Una delle analisi più interessanti riguarda gli scontri diretti tra le quattro squadre di testa. Al momento quattro delle cinque gare disputate sono finite 1-0, spesso al culmine di gare equilibrate e decise da un episodio. Tre su quattro sono proprio quelle della squadra amaranto. L’1-0 di Vibo non ha fotografato la superiorità amaranto in gara, ma in compenso la compagine dello Stretto ha perso di misura con Scafatese e Siracusa subendo praticamente un solo tiro in porta su rigore. In un’ipotetica classifica avulsa, in attesa dello scontro tra rossoblù e aretusei, che si disputerà il 15 dicembre, si avrebbe il Siracusa primo a quota 6 e a seguire Reggina, Scafatese e Vibonese a quota 3. Questo significa che, al momento, il margine della capolista siciliana (+3 sulle seconde e +4 sugli amaranto) è stato creato in quelle sfide, ma anche che tutte lasciano per strada punti contro squadre di seconda fascia. Il grande cruccio della Reggina è quello di non essere riuscita a far valere il binomio “fattore campo-superiorità tecnica”. In casa la Reggina ha vinto solo tre delle gare disputate. Ha perso con la Scafatese, ma soprattutto non è riuscita a battere Acireale, Sambiase e Pompei. I granata ed i campani, tra l’altro, navigano nella parte bassa della classifica. E le mancate vittorie sono state frutto di errori difensivi e incapacità di costruire occasioni da rete e fare gol, circostanze che suggeriscono la presenza di limiti che vanno superati. I tre elementi che garantiscono un margine di crescita sono il lavoro che Trocini potrà fare con la squadra, il recupero degli infortunati e il mercato di dicembre. Ieri la squadra ha ripreso gli allenamenti e oggi è in programma una doppia seduta. La novità è che la sessione pomeridiana di giovedì si svolgerà a Campo Calabro, con l’obiettivo di ottimizzare l’uso del campo numero 2 del Sant’Agata. Il trasferimento non è una novità per Bruno Trocini e buona parte del gruppo, considerato che ad un certo punto della scorsa stagione la fine della concessione temporanea del Sant’Agata portò la squadra ad allenarsi nel campo sito nel comune alle porte di Reggio Calabria. Da venerdì si tornerà a lavorare nella tradizionale sede degli allenamenti e lo si farà a porte chiuse. Domenica c’è l’insidiosa trasferta di Caltanissetta. Nei prossimi giorni si capirà quali tra i tanti infortunati riusciranno a recuperare. Non ci sarà Forciniti, per il quale è stato respinto ieri il ricorso contro la squalifica di quattro giornate.