Un gol incredibile che ha regalato tre punti pesantissimi alla Reggina. La rovesciata di Ragusa (arrivato al quinto centro stagionale) ha fatto il giro delle televisioni per la bellezza del gesto. Un vero e proprio capolavoro.
Intervistato telefonicamente, il protagonista del derby ha manifestato la propria felicità: «È stato bello vedere la palla in fondo al sacco. Ho visto la sfera che si alzava e per fortuna è andata dentro. Mancava poco alla fine e senza la mia prodezza si rischiava di non vincere. Potevamo siglare il 3-2 già con Curiale. Laporta sembrava stregata».
Nel primo tempo cosa vi è accaduto?
«C’è stato un blackout. Noi siamo quelli della ripresa, determinati e vogliosi nel recuperare lo svantaggio. Dobbiamo adesso dare continuità provando ad inanellare un filotto di successi. Le potenzialità per iniziare una striscia positiva ci sono e cercheremo di non deludere le aspettative dei tifosi. Vogliamo andare in Lega Pro e ce la giocheremo fino alla fine».
Domenica pomeriggio affronterete il Favara in trasferta. Ci sarà anche il big-match Vibonese-Siracusa. Potrebbe essere un’opportunità per rosicchiare altri punti agli aretusei?
«Intanto concentriamoci sulla nostra partita. L’obiettivo è tornare a Reggio con un successo e poi ci informeremo sul risultato della capolista. Abbiamo un organico importante grazie agli sforzi compiuti dal club che sta investendo».
Si aspettava la scorsa estate di “riabbracciare” i colori amaranto?
«Appena il mio procuratore mi ha comunicato dell’interesse della Reggina non ho avuto alcun dubbio firmando un biennale. Qui mi sento a casa. Ho trovato, inoltre, compagni splendidi. Siamo un gruppo unito e noi che abbiamo maggiore esperienza cerchiamo di aiutare i più giovani».
Le differenze tra Pergolizzi e Trocini?
«Con il mister precedente si era cominciata la stagione col 3-5-2, modulo che forse la squadra non ha recepito al cento per cento. Nelle ultime uscite, invece, siamo passati al 4-3-3 e credo sia l’abito che maggiormente si adatta alle nostre caratteristiche».
Rimpianti per le occasioni perse?
«Qualcosa abbiamo lasciato per strada. Il pareggio col Pompei ci ha lasciato l’amaro in bocca. Avevamo due reti di vantaggio e nel finale siamo stati immeritatamente raggiunti. Peccato, anche se il percorso è ancora lungo».
Quali insidie nasconde la gara di Favara?
«Affronteremo un’avversaria ostica che ha dato filo da torcere a parecchie formazioni. Saremo accompagnati dall’entusiasmo dei nostri tifosi».
A chi ha dedicato la prodezza?
«Alla mia bambina, si chiama Nina Luce».
Cosa ricorda della stagione trascorsa in B sotto la gestione Foti?
«Sulla panchina si avvicendarono Breda e Gregucci. Finimmo il campionato con Breda in panchina».
La società interverrà sul mercato. Siete pronti ad accogliere i nuovi compagni?
«Certamente. Li aiuteremo nell’inserimento».
La situazione del Messina come la giudica?
«Leggo di trattative per il passaggio di proprietà, ma non so nulla».
Ragusa fa sognare ancora la Reggina: "Ce la giocheremo fino in fondo"
L’attaccante amaranto ha deciso il derby con il Locri nel finale grazie a una splendida rovesciata
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