Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La Reggina deve credere nella rimonta. Il Siracusa blocca l’arrivo di Convitto

Gli amaranto stretti tra la delusione dei tifosi e le difficoltà del mercato

Avere la vittoria del campionato come unico obiettivo accettabile ed essere a -7 dalla vetta e al quarto posto non attenua il malumore generale tra i tifosi della Reggina.
La formazione amaranto ha una gara in meno rispetto alle dirette concorrenti, ma il potenziale arrivo a -4 è una prospettiva sopraffatta dalle preoccupazioni per la difficile rimonta da tentare.
Il Siracusa, con una giornata d’anticipo rispetto alla fine del girone d’andata, si è già laureato campione d’inverno. Un titolo platonico, ma i cui precedenti suggeriscono come diventi una vera e propria ipoteca sulla vittoria finale.

Nelle ultime dieci stagioni del girone I di Serie D sette volte su dieci la squadra che era prima nel girone d’andata è poi andata in Serie C. L’ultima formazione a migliorare la posizione nel girone di ritorno è stata l’Acr Messina, che nel 2020-21 aveva chiuso la prima metà di campionato con un punto di ritardo sull’Fc Messina.
Il solo dato ben augurante (con un po’ di “forzato” ottimismo) è che le ultime imprese in rimonta le abbiano centrate la Vibonese di Nevio Orlandi e la Sicula Leonzio di Ciccio Cozza, due protagonisti della storia amaranto. I rossoblu furono promossi nel 2017-2018, dopo lo spareggio con il Troina giocato al Granillo. Alla fine del girone d’andata erano addirittura terzi e a -10 dai siciliani. La formazione di Lentini, invece, nel 2016-2017 dal quarto posto rimontò sette punti all’Igea Virtus capolista.
Il Siracusa è campione d'inverno con la certezza di non raggiungere i 40 punti. Era successo solo una volta negli ultimi sette anni. Un parametro che per qualcuno certifica una maggiore competitività ed equilibrio del campionato, ma forse anche l'assenza di una vera e propria corazzata di livello irraggiungibile per gli altri. Quello che, a Reggio e in una dimensione come la Serie D, si auspicava potesse essere la Reggina.
Non c’è troppo tempo per piangere sul latte versato, alla squadra tocca subito rimettersi in marcia. L’impresa è ancora possibile, in attesa che prima o poi arrivi quella famigerata svolta - dal campo o dal mercato - che si attende da tempo. Chiudere il 2025 con una vittoria sulla Sancataldese e poi pensare al futuro è un requisito necessario per continuare a sperare.
Ieri intanto è stato comunicato il programma di avvicinamento alla sfida di domenica. Oggi la squadra si allenerà al centro sportivo” Sant'Agata” alle ore 10.30. Da domani, invece, la truppa amaranto si trasferirà per le sue sedute di lavoro a Campo Calabro dove sono in programma le sessioni mattutine di mercoledì e giovedì.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia