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Reggina aggrappata al vagone di testa

Prossima tappa da non sbagliare la Sancataldese, sullo sfondo la variabile mercato

«Dobbiamo vincere il campionato, sennò è giusto che ce ne andiamo tutti». Sono le parole con cui Bruno Trocini, al termine di Reggina-Locri, dimostrava di avere ben chiare le prospettive. E se ci fosse un’ipotetica classifica del miglior comunicatore tra i protagonisti principali del club il tecnico si prenderebbe la posizione migliore. Quello è infatti ciò che i tifosi vogliono sentir dire. E, a dire la verità, lo sforzo di prendersi lo scettro non è neanche arduo, considerate alcune opinabili scelte comunicative societarie. A partire dai comunicati che – raramente visti nel calcio – hanno offerto spiegazioni al di là di ciò che ci si aspetterebbe da comunicazioni ufficiali o rincorso indiscrezioni giornalistiche. Forse un esercizio di trasparenza che, in molte occasioni, è in realtà suonato come uno sfortunato autogol.
Il nuovo corso della Reggina nella passata stagione si è preso fin troppe critiche, considerate le difficoltà che hanno accompagnato l’inizio di tutto. Quest’anno la storia ci si aspettava potesse essere diversa e la poca simpatia di tanti si mischia con la sopraggiunta perplessità di molti altri. La realtà è che la Reggina, dopo un anno e mezzo di Serie D, fatica a stare vicina alla vetta della Serie D. Questo è un fatto oggettivo. Un’evidenza che non è soggetta ad antipatie, valutazioni mosse anche da punti di vista politici o qualsivoglia situazione che esuli dalla mera valutazione del risultato. Se il clima è ancora più freddo di un anno fa il problema è solo uno: i risultati, pur in una situazione ancora rimediabile, non sono quelli attesi. Soprattutto in una categoria in cui la storia dimostra che valgono due parametri: risorse da investire e competenze. E dove sono più le società a fare la differenza ad esempio degli allenatori. Lo dimostra il fatto che negli ultimi anni abbiano vinto e quasi sempre al primo colpo le grandi piazze.
Oggi alla Reggina serve lottare fino a quando ci sarà la possibilità di sovvertire i cattivi pensieri. Trocini dovrà incidere più di quanto un tecnico faccia normalmente nel campionato di Serie D. A partire dalla gara di domenica contro la Sancataldese, quando il recupero di diversi infortunati aiuterà. Al tecnico cosentino, come a Pergolizzi prima, è stata affidata una missione non semplice. Fare un campionato da Reggina in Serie D, senza probabilmente avere tutte le frecce che servirebbero all’arco amaranto. Tuttavia, per chi va in campo questo non può certo essere un alibi.
La Reggina resta una buona squadra che in un’altra qualsiasi piazza del girone I sarebbe un’ottima rosa. Sarà migliorata dal mercato? Sicuramente la necessità, soprattutto in attacco, è evidente. Oggi si chiude la sessione dei dilettanti, ma resta possibile ingaggiare eventuali svincolati . I tifosi amaranto più ottimisti continuano a sperare in un colpo importante. Fino ad ora però la società ha spesso preferito un profilo non troppo alto. Entro oggi attenzione alle situazioni in uscita, con Bonacchi e Ba che potrebbe suscitare il forte interesse di club di altri gironi. Intanto oggi e domani la squadra si allenerà a Campo Calabro.

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