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Reggina, a Scafati sarà quasi un esame di laurea. Imbalzano: «Domenica buono anche un pari»

Dalla sfida con i campani si potrà capire il vero obiettivo degli amaranto

Si avvicina per la Reggina quella che probabilmente è la partita più importante tra tutte quelle giocate nell’ultimo anno e mezzo. Domenica a Scafati non sarà decisiva, ma per la prima volta da dopo la ripartenza del settembre 2023 si gioca una sfida che può legittimare definitivamente le ambizioni di vertice della squadra amaranto. Una prestazione e un risultato importante, al di là della valenza sulla classifica, aprirebbero una nuova dimensione per la stagione. Quella in cui tutto l’ambiente tornerebbe ad avere contezza della possibilità di poter spingere per andare a prendersi un risultato sportivo, minimo come la promozione in C ma pur sempre agognato. La Reggina è reduce da tre vittorie consecutive, ma le ha ottenute in casa e non contro avversari che stazionano nelle zone alte della classifica. La Scafatese (oggi allenata dall’ex Atzori) è, invece, un avversario che ha un organico di spessore, in casa le ha vinte quasi tutte, eccezion fatta per il pareggio (0-0) con il Sambiase e il ko con il Siracusa (0-1).
La gara d’andata del Granillo fu equilibrata, con un rigore di Foggia che decise la sfida. La Reggina non fu fortunata nell’ambito di un matchin cui ebbe anche delle occasioni per pareggiare, ma la differenza tra le due compagini a livello di identità e consistenza c’era sebbene fosse inizio stagione. I campani erano una squadra costruita a luglio e con tanti specialisti per il vertice della categoria. Gli amaranto avevano visto arrivare calciatori fino a pochi giorni prima dell’inizio del campionato e si percepiva una sensazione di confusione. Da allora cose ne sono cambiate (a partire dai due allenatori in panchina) e c’è consapevolezza che la Reggina abbia avuto un percorso di crescita significativo. Ecco perché, a distanza di un girone, sarà molto utile misurare il livello raggiunto dagli amaranto al cospetto di quella che era ed è una favorita per la vittoria finale. Una valenza simbolica che si mischia anche a quella per la classifica. La Reggina è a -4 dalla vetta e con una partita da recuperare rispetto a tutte le dirette concorrenti, fermarsi adesso sarebbe un peccato. Dover giocare una partita densa di significati non aumenta la pressione per una squadra che, come quella di Trocini, sa di dover vincere sempre. Gli amaranto, che oggi si alleneranno a Campo Calabro, sperano di arrivare alla sfida di domenica al completo.

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